laurence316
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martedì 11 luglio 2017
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very groovy!
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Prodotto sull’onda del successo del precedente, arrivato a quasi 6 anni di distanza, questo nuovo bizzarro film rappresenta il raro caso di seguito migliore dell’originale.
Prodotto con più mezzi a disposizione, anche se ancora limitati, La casa 2, al contrario del precedessore, carica molto (e bene) sul tasto dell’umorismo e si trasforma in un’irresistibile parodia del genere horror e dei suoi stereotipi. Imitando i canoni dei cartoons, Raimi costruisce un film tremendamente divertente che non si prende mai troppo sul serio e che precipita il protagonista in un delirio visionario pieno di invenzioni stilistiche (la scena degli oggetti che scoppiano in fragorose risate rappresenta uno dei vertici di un film fuori dalla norma e, a suo modo, originale).
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Prodotto sull’onda del successo del precedente, arrivato a quasi 6 anni di distanza, questo nuovo bizzarro film rappresenta il raro caso di seguito migliore dell’originale.
Prodotto con più mezzi a disposizione, anche se ancora limitati, La casa 2, al contrario del precedessore, carica molto (e bene) sul tasto dell’umorismo e si trasforma in un’irresistibile parodia del genere horror e dei suoi stereotipi. Imitando i canoni dei cartoons, Raimi costruisce un film tremendamente divertente che non si prende mai troppo sul serio e che precipita il protagonista in un delirio visionario pieno di invenzioni stilistiche (la scena degli oggetti che scoppiano in fragorose risate rappresenta uno dei vertici di un film fuori dalla norma e, a suo modo, originale).
Delirante e demenziale, realizzato con maggior perizia tecnica e consapevolezza, è un film più conciso e coeso, infinitamente più spassoso e assolutamente immancabile nella personale videoteca di qualunque appassionato. Regala alcuni memorabili momenti di comicità, a partire dalla sensazionale, catastrofica ed esilarante sequenza della lotta di Ash con la propria mano posseduta. Finale ironico e canzonatorio che lascia le porte aperte al sequel: L’armata delle tenebre, uscito nel 1992. Ancora una volta solo modesto il successo di pubblico, anche se ben presto il film si rifarà acquisendo lo status di cult movie.
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eddie '85
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venerdì 29 ottobre 2010
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ecco il cartoon splatter
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Prodotto sulla scia del successo de “La casa”, girato dallo stesso Raimi pochi anni prima, verrà seguito nel 1990 da “L’armata delle tenebre”. Film di culto per generazioni di appassionati dell’horror, “La casa 2” è godibilissimo e divertente. è un horror guascone che, costeggiando l’orlo del ridicolo senza mai caderci, riesce a giocare con i meccanismi del genere e i suoi stereotipi: ironici riferimenti e allusioni che sfiorano la parodia verso buona parte dei filoni e dei film che hanno fatto la storia del cinema di paura sono presenti in tutto il film (per fare alcuni esempi, lo stesso primo episodio, Shining, ma anche il cinema demoniaco degli anni settanta): l’irriverenza quasi anarcoide del regista, presente in tutti i suoi lavori degli anni 80 e tornata nel 2009 con il suo capolavoro “Drag me to the Hell”, è evidente in questo continuo e divertito sbeffeggiamento del genere.
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Prodotto sulla scia del successo de “La casa”, girato dallo stesso Raimi pochi anni prima, verrà seguito nel 1990 da “L’armata delle tenebre”. Film di culto per generazioni di appassionati dell’horror, “La casa 2” è godibilissimo e divertente. è un horror guascone che, costeggiando l’orlo del ridicolo senza mai caderci, riesce a giocare con i meccanismi del genere e i suoi stereotipi: ironici riferimenti e allusioni che sfiorano la parodia verso buona parte dei filoni e dei film che hanno fatto la storia del cinema di paura sono presenti in tutto il film (per fare alcuni esempi, lo stesso primo episodio, Shining, ma anche il cinema demoniaco degli anni settanta): l’irriverenza quasi anarcoide del regista, presente in tutti i suoi lavori degli anni 80 e tornata nel 2009 con il suo capolavoro “Drag me to the Hell”, è evidente in questo continuo e divertito sbeffeggiamento del genere. Splatter senza censura di effetti sanguinolenti, è presente e primaria la poetica dei cartoon, per le sadiche e fantasiose sofferenze a cui è condannato il protagonista, degne di Willy e il Coyote o di Jerry. Sam Raimi è bravissimo, e le espressioni facciali del protagonista Bruce Campbell sono perfettamente intonate con il clima del film. voto: 7 1/2
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fausto savarino
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lunedì 11 agosto 2014
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il capolavoro di raimi
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La Casa 2 (The Evil Dead 2), remake e continuazione del primo film, non è un horror nel senso stretto del termine e dunque non va inquadrato rigidamente in un genere preciso. Come ogni film di Raimi prende spunto da diversi generi passando dall'horror (specialmente nel primo capitolo), poi al grottesco e in certi punti arrivando anche al comico (prevalentemente nel terzo capitolo). Il film non vuole assolutamente spaventare o impressionare tramite il suo realismo ma, al contrario, colpire con scene surreali capaci di creare momenti di suspance seguiti da momenti "ridicolmente splatter" che creano un mix altalenante di tensione e divertimento, rendendo il film mai noioso e sempre interessante.
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La Casa 2 (The Evil Dead 2), remake e continuazione del primo film, non è un horror nel senso stretto del termine e dunque non va inquadrato rigidamente in un genere preciso. Come ogni film di Raimi prende spunto da diversi generi passando dall'horror (specialmente nel primo capitolo), poi al grottesco e in certi punti arrivando anche al comico (prevalentemente nel terzo capitolo). Il film non vuole assolutamente spaventare o impressionare tramite il suo realismo ma, al contrario, colpire con scene surreali capaci di creare momenti di suspance seguiti da momenti "ridicolmente splatter" che creano un mix altalenante di tensione e divertimento, rendendo il film mai noioso e sempre interessante. Geniali le inquadrature, le scene tragicomiche e alcune trovate registiche per sopperire ai buchi narrativi del primo capitolo (ad esempio la sagoma della sega elettrica disegnata col gesso). Consiglio la trilogia (La Casa, La Casa 2, L'Armata Delle Tenebre) in particolare a tutti gli amanti dello splatter e a chi vuole vedere qualcosa di diverso dal moderno horror americano che punta tutto sul voler far paura ma immancabilmente non ci riesce.
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tony montana
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sabato 20 novembre 2010
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sequel o remake? intanto godiamocelo.
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Ash si reca con la fidanzata Linda in uno sperduto chalet di montagna all'interno del quale trova un antico libro magico ed un magnetofono. Le formule recitate dallo studioso nella registrazione riportano però in vita le forze del male, che si impossessano di Linda. Ash è dunque costretto ad ucciderla per salvarsi la vita. Nel frattempo nel cottage sopraggiungono la figlia del professore, Annie, il suo fidanzato e altri due bizzarri personaggi, che si uniscono ad Ash per combattere le presenze malefiche che ormai hanno circondato la casa. L'unico modo per salvarsi è recitare gli incantesimi al contrario, ma non tutto andrà come previsto e Ash si ritroverà catapultato indietro nel tempo.
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Ash si reca con la fidanzata Linda in uno sperduto chalet di montagna all'interno del quale trova un antico libro magico ed un magnetofono. Le formule recitate dallo studioso nella registrazione riportano però in vita le forze del male, che si impossessano di Linda. Ash è dunque costretto ad ucciderla per salvarsi la vita. Nel frattempo nel cottage sopraggiungono la figlia del professore, Annie, il suo fidanzato e altri due bizzarri personaggi, che si uniscono ad Ash per combattere le presenze malefiche che ormai hanno circondato la casa. L'unico modo per salvarsi è recitare gli incantesimi al contrario, ma non tutto andrà come previsto e Ash si ritroverà catapultato indietro nel tempo.
Sequel o remake? Ufficialmente La casa 2 è un sequel, come specificato tra l'altro alla fine dei titoli di coda, tuttavia il fatto che i primi 5 - 10 minuti del film equivalgano ad un remake del predecessore (con l'unica differenza che stavolta il protagonista Ash raggiunge lo chalet in compagnia solo di Linda, la sua ragazza) ha sempre creato dubbi negli spettatori. In realtà è possibile guardare il primo Evil Dead per intero e considerarne "canonici" tutti gli avvenimenti e iniziare quindi la visione del secondo capitolo quando Ash viene investito dalla forza demoniaca che si leva dal terreno (evento con cui si chiude anche il primo film e che costituirebbe il trait-d'union fra i due) e poi trascinato per la foresta dove è temporaneamente posseduto da un demone Candariano. Dopo tale evento Ash torna allo chalet, vi si chiude dentro e cerca di affrontare l'orrore incombente, quando gli "cade" in grembo la testa mozzata della sua ragazza la porta nel capanno degli attrezzi e la fissa a una morsa, dopodiché cerca su uno scaffale la motosega per distruggerla. È degno di nota il fatto che Ash non avesse visto la motosega durante l'inizio del secondo film, bensì durante il primo...il fatto che ora la cerchi come se avesse sempre saputo dove era riposta è un interessante indizio che sembra confermare come Raimi considerasse "legate" le sue due opere e non avesse semplicemente realizzato la seconda come remake della prima. È invece il resto del film ad introdurre diverse novità, tra cui la trasformazione dell'unico sopravvissuto del "precedente episodio", suo malgrado, in una sorta di tragicomico eroe "fatto da sé" (dall'auto-amputazione della mano destra posseduta alla creazione di una protesi-motosega). Un eroe ambiguo e grottesco, malmenato di continuo, in qualche modo "contagiato" dalle entità malefiche e forse per questo in grado di lottare contro di loro e contro sé stesso. Un eroe per caso al centro di una vicenda che non lo riguarda, ma di cui lui solo può determinarne gli esiti. E Sam Raimi, forte di un budget dieci volte superiore a quello de La casa, si è divertito parecchio a giocare con le attese degli spettatori (specie dei fan) sfornando un seguito che fin dalle prime immagini sembra una sorta di lunga autocitazione del primo film, ma con qualche elemento di novità. Anzitutto, la componente marcatamente splatter-gore della prima pellicola ha lasciato il posto a uno splatter-trash, ricco di mostri palesemente finti e situazioni inverosimili che la dice lunga sull'approccio di Raimi verso la sua nuova creatura: non c'è niente da prendere sul serio, è tutta una messinscena. L'ironia nascosta tra le righe del primo capitolo viene qui nettamente accentuata: alcune sequenze (la lotta tra Ash e la propria mano in cucina, gli oggetti del soggiorno che si animano e ridono, l'occhio che schizza e si infila in bocca a uno dei personaggi quasi strozzandolo, l'interazione colloquiale del protagonista con le "creature" o parti di esse) appartengono più al filone della comicità demenziale piuttosto che ai canoni tradizionali dell’horror.
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cenox
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domenica 21 aprile 2013
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la svolta: meno horror, più splatter
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Criticato per le scene eccessivamente violente per l'epoca nel primo film della saga, Raimi dirige questo sequel conscio del successo avuto, e grazie ad un budget come si deve, può modificare il film rendendolo meno horror e più splatter. Il protagonisat del primo film, l'allora semisconosciuto Campbell, affronterà nuovamente i demoni, per cercare di riuscire a sopravvivere e soprattutto a non impazzire prima. La pecca del film è l'inizio: invece di collegarsi semplicemente alla fine del capitolo precedente, Raimi preferisce fare un piccolo riassunto, mutando un po' la storia che manda in confusione lo spettatore. Il regista affronta le riprese calcando la mano su effetti speciali sempre più impressionanti e finendo ogni tanto a girare vere e proprie "orge di sangue" (che non disprezzo affatto, ma che più che inquietare, divertono!).
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Criticato per le scene eccessivamente violente per l'epoca nel primo film della saga, Raimi dirige questo sequel conscio del successo avuto, e grazie ad un budget come si deve, può modificare il film rendendolo meno horror e più splatter. Il protagonisat del primo film, l'allora semisconosciuto Campbell, affronterà nuovamente i demoni, per cercare di riuscire a sopravvivere e soprattutto a non impazzire prima. La pecca del film è l'inizio: invece di collegarsi semplicemente alla fine del capitolo precedente, Raimi preferisce fare un piccolo riassunto, mutando un po' la storia che manda in confusione lo spettatore. Il regista affronta le riprese calcando la mano su effetti speciali sempre più impressionanti e finendo ogni tanto a girare vere e proprie "orge di sangue" (che non disprezzo affatto, ma che più che inquietare, divertono!). Il finale è davvero sorprendente e darà vita all'ultimo sequel, ove Raimi darà sfogo alla vera trasformazione del film in una black comedy.
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toty bottalla
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martedì 12 maggio 2009
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bel film comico
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A parte la fotografia e una buona tecnica di riprese, il film è davvero ridicolo, fa più ridere che paura, RAIMI secondo me poteva risparmiarsi questo scempio. Il film non ha senso, non si capisce se è un sequel del primo, e se così fosse voi ritornereste in un posto del genere dopo quello che è successo la volta precedente? Nel primo film ,come ho già detto nella mia recensione, RAIMI poteva contare su un buon soggetto e su una storia affascinante, ma a mio avviso ha sprecato tutto con l'esagerazione di mcellamenti di corpi umani ed effetti speciali al purè di patate. Gli americani sono i più bravi in questo genere di film, ma questo è l'eccezione che conferma la regola.
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(di jon doe)
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