onufrio
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giovedì 24 dicembre 2015
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poirot indaga...
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Un giallo fiacco e senza ritmo, gli attori appaiono fuori ruolo ed il film non coinvolge più di tanto, in fin dei conti si attende sempre la solita riunione finale con tutti i principali sospettari e Poirot lì al centro a decretare il colpevole. Curiosità: in questo episodio troviamo David Suchet nei panni di un ispettore di Scotland Yard, Suchet che diverrà poi il nuovo Hercule Poirot al posto del grande Peter Ustinov.
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elgatoloco
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lunedì 27 aprile 2020
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christie, fortemente christie
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"Thirteen at Dinner"(1985, Lou Antonio, da Agatha Christie), ossia il quinto-su otto complessivamente realizzati- film TV che la CBS ha dedicato a trasposizioni di romanzi della grande scrittirice di gialli , ma presente anche in versione filmica, come appunto la CBS era solita fare. Un film classico, decisamente in stile Christie- CBS, con quel"pezzo da 90"del cinema e dello spttacolo che è stato e tuttora è Peter Ustinov. UN film la cui chiave intrpretativa è qui il tema del doppio, dove, senza in alcun modo voler anticipare chi ha commesso il crimine, tale duplicità(un tema, quello del"doppio", "Doppelgaenger"etc.
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"Thirteen at Dinner"(1985, Lou Antonio, da Agatha Christie), ossia il quinto-su otto complessivamente realizzati- film TV che la CBS ha dedicato a trasposizioni di romanzi della grande scrittirice di gialli , ma presente anche in versione filmica, come appunto la CBS era solita fare. Un film classico, decisamente in stile Christie- CBS, con quel"pezzo da 90"del cinema e dello spttacolo che è stato e tuttora è Peter Ustinov. UN film la cui chiave intrpretativa è qui il tema del doppio, dove, senza in alcun modo voler anticipare chi ha commesso il crimine, tale duplicità(un tema, quello del"doppio", "Doppelgaenger"etc. che percorre la letterautra da sempre, da molto pima di Freud, peraltro, dalla commedia plautina dei"Menecmi"a Hoffmann e Poe, per pssare alla lettetratura seria."fantastica")viene resa molto bene da Faye Dunaaway, allora, all'età, se calcolo bene, di 44 anni ben portati, nel doppio ruolo di una famosa attrice e di chi tenta di imitarla. Un tema che percorre anche altre opere della Christie, ma che in questo romanzo(e poi film di Lou Antonio dal romanzo tratto) dove la protagonista è appunto"doppia"viene emblematizzato... Un film dove il finale"percorre i testimoni", dopo averli convocati da parte di Poirot si svolge ma in modo"atipico"rispetto al consueto, dove molte cose che potrebbero apparire scontae in tealtà non sono tali, dove la"confusione creativa"(era la metà delgi anni 1980, in qualche modo ancora "presi"dai Seventies accantonati ma non del tutto dimenticati), con l'ambientazione certo moderniazzata rispetto al romanzo della Chriestie, con il medium TV che sembra"vampirizzare"Hercule Poirot, che comunque si erge nella sua classica sicumera anche rispetto alla"Televisiùn che gh'ha na forza de leùn"(Enzo Jannacci, ma certo Marshall Mc Luhan sarebbe stato pienamente d'accordo...). Situazioni ppoi che risentono di queta"ospitata dell'esperto", ma che procede anche senza la stessa... TV che cita stessa, amplificandosi, volendo, ma non poi in manierea troppo esagerata, la cosa è comunque da chiarire, a scanso di equvicoi. Peter Ustinov classicamente Poitot, dlela Dunaway si è detto allo stesso modo, Jonathan Cecil nella parte dell'imbarazzante allievo.assistente di Poirot, Hastings, ma anche (fatto interessante)David Suchet, che in seguito sarà Poirot in TV dopo la dipartita di Ustinov nel ruolo di un agente, tra l'altro fisicamente irriconoscibile o quasi()il trucco fa la sua parte, non si dica che non è vero), di Scotland Yard, classicamente, già nei romanzi e racconti della Christie, in competizione(per non usare un'espressione più forte)con Poirot per la risoluzuone di moventi e responsasbili di crimini: in alri termini, possiamo affermarlo senza problemi, un David Suchet che apprende da Ustinov a interpretare la psrte di Poirot... un benemerito"apprendistato"che nello spettacolo non è cosa rara, ma che qui(a differenza che a teatro, dove bisogna essere"del settore"per sapere queste cose)viene esplictiata, purché si ponga un minimo di attenzione, in sede di titoli di testa o anche di coda, al cast, ai nominativi dei rispettivi interpreti. Fillm come altri della serie, certo, ma comunque degno. El Gato
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elgatoloco
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lunedì 9 novembre 2020
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fim solidamente tratto dallla christie
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"Thirteen at Dinner"(Lou Antonio, sceneggiatura di ROd Browning, solidamente costtuita a partire dal romanzo.-degli anni 1930-di Agatha Christie, 1985)quale quinto su una serie di otto programmata e poi effettivamente realizzata film TV realizzato dalla Warner Bros per la CBS non nasconde l'omaggio dei "fratelli sepratati"-ex colonia poi resasi indpendente non senza problemi dalla Madrepatria- alla grande s scrittirice very english che nel giallo sintetizza la sua capacità di rendere in parole e immagini quanto alrimenti avrebbe espresso anche altrimenti(pochi conoscono i suoi racconti e le sue poesie di argomento natalizio, per citare solo un aspetto)e il "play"riesce decisamente bene, con il tema dell'identità(qui una famosa attrice USA-cfr.
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"Thirteen at Dinner"(Lou Antonio, sceneggiatura di ROd Browning, solidamente costtuita a partire dal romanzo.-degli anni 1930-di Agatha Christie, 1985)quale quinto su una serie di otto programmata e poi effettivamente realizzata film TV realizzato dalla Warner Bros per la CBS non nasconde l'omaggio dei "fratelli sepratati"-ex colonia poi resasi indpendente non senza problemi dalla Madrepatria- alla grande s scrittirice very english che nel giallo sintetizza la sua capacità di rendere in parole e immagini quanto alrimenti avrebbe espresso anche altrimenti(pochi conoscono i suoi racconti e le sue poesie di argomento natalizio, per citare solo un aspetto)e il "play"riesce decisamente bene, con il tema dell'identità(qui una famosa attrice USA-cfr.l'annotazione fatta sopra e la sua amica fisicamente simile, con tanto di scmabio di identità, appunto)e dei 13 convitati che, stando alla tradizione, dall'Ultima Cena in poi assume un significaot rituale "totalizzante. Diremo che in questo film, che oltre a tutto inizia con un'intervista di Poirot alla TV-dove il playng the play si esplica ed esplicita nella forma più classica), Peter Ustinod dimostra di essere il vero e migliore Hercule Poirot proposto al cinema e in TV(questo era un film TV passato anche al cinema, come gli altri dlela serie): beffardo, ironico, molto"attore"in ogni accezione del termine, Ustinov rende a tutto tondo quanto deve esprimere, mostrando cioè il"play"che si consuma "dietro"lo spettatore, in particolare quando "candidamente"proprio nell'intervista in TV confessa che l'alternativa professionale che gli si sarebbe offerta, invece del detective, sarebbe stata quella del"criminale"... Ma anche Faye Dunaway, che spesso viene troppo facilmente identificata(in modo riduttivo)quasi solo con il ruolo di "Bonnie"in"Bonnie Parker-Gangster Story", film di quasi vent'anni prima di Arthur Penn, qui si esprime in modo più che convincente: gioca molto bene sul tema del"double", del"Doppelga"nger"(ga"ngerin, meglio, trattandoi si di donne), con il gioco scoperto della finzione(la finzione riesce meglio quando è"socperta", dato che allora nessuno sìaccprge che si tratta di finzione, appunto)in qualche modo all'ennesima potenza, dove il gioco della parrucca, come anche dell'ammiccamento oculare riesce perfettamente e "somma perfezione"(almeno in senso relativo, come per ogni cosa umana, peraltro...)riesce il finale sorridente, in una condizione nella quale forse pochi/e si sentirebbero molto sollevati, ma tant'è... gioco sublime della telecamera/macchina da presa... Anche Bill Niighy e Diane Keen e John Stide, "comprimari"(e)erano della partita, con risultati non proprio assimilabili a quelli dei due protagonisti, ma comunque notevoli... A dimostrazione non solo della capacità di molti(ma non di tutti)gli autori di cinema e TV nel rendere le opere della Christie, che certo si prestano alla trasposizione filmica e televisiva, ma che sono anche assolutamente espressione di una fedeltà all'originale coerente persino(paradossalmente, ma forse solo in apparenza)quando si "tradi sce"l'originale stesso, apportando qualche modifica alla storia, come esse si sivluppa nel lbiro. El Gato
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domenica 16 maggio 2021
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buona trasposizone della christie
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"Thirteen at Dinner"clasico film da Agatha Crhstie, regia di Luo Antoniom sceneggiatura di Rod Bronwing, film tv, ma spendibile anche in sala 1985)è un'ottima traspozione del romanzo della grande scrittrice britannica, che si è espressa creando"thrller"con investigatori, atlernativamente, Herucle Poirot e Miss Marple, tra loro uno invadente(poirot)e l0altra quasi timida(Marple). QUi è di scena Poirot, che indaga su alcuni omicdi, tra lor legati, dove la prima vittima è un lord, marito di un'attrice capricciosa che da lui vorrebe divorziare e, a quanto afferma il marito, l'avrebbe anche avuto come concessione, poi invece la giovane imitatrice dell'attrice.
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"Thirteen at Dinner"clasico film da Agatha Crhstie, regia di Luo Antoniom sceneggiatura di Rod Bronwing, film tv, ma spendibile anche in sala 1985)è un'ottima traspozione del romanzo della grande scrittrice britannica, che si è espressa creando"thrller"con investigatori, atlernativamente, Herucle Poirot e Miss Marple, tra loro uno invadente(poirot)e l0altra quasi timida(Marple). QUi è di scena Poirot, che indaga su alcuni omicdi, tra lor legati, dove la prima vittima è un lord, marito di un'attrice capricciosa che da lui vorrebe divorziare e, a quanto afferma il marito, l'avrebbe anche avuto come concessione, poi invece la giovane imitatrice dell'attrice. Il mistero è fitto, sconcertando tutti, ma Poirot, inzialmente titubante, trova la via giusta per risolvere anche questo caso-.e come potrebbe essere diversamente, con la sua"materia grigia"?Traspozione classica-o quas-i della Chrisie, dove a interpretare Poirot, a Dio paicendo era Peter Ustinov e non David Scuhet, che negli anni 2000 sarà fin troppo volte inteprete TV di Poirot, mentre qui stava imparando , seguendo certo Ustnov, mentre era costretto a rendere un anonimo ikspettore di Scotland Yard(sempre bistrattato nella Christie come anche nei romanzi e racconti su Sherlock Homes del su maestro, Sir Arthur Conan Doyle...), mentre l'allora acnora bellisime Faye Dunawy, allora già ampiamente quarantenne, rendeva il doppio ruolo della star del cinema come quello della sua imitatrice in modo eccleso, pieno di quell'ironia che è tipico della star che sa ridere di sé fingendo di fare tutt'altro, Scuet era cncora confinato quale"apprendista.Poirot"nell'anonimo ruolo socitato, JOmnathan Cecil era Hastings, l'assistente forse troppo conquistato dal fascino femminile. Decisamente, senza essere il film"boom"dalla Crhstie, una trasposizone più che degna, che avrebbe meritato maggiore attenzione già all'epoca, non avendola chissà per quale motivo recondito o meno..E complessivamente, interpreti a parte, coreograficamente, noteovle, anche nella trasposizine temoraole(dagli ani 1930 a mezzo secolo dopo), e con il calssico commento musiclae classico, siamo a un vìliello ben superiore a quella più trìardiva realizzaa fin troppo volte con il pur volenteroso Suchet come Poirot. . El Gato
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