gianni lucini
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venerdì 31 agosto 2012
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l'ultimo western di corbucci
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Dopo aver criticato la moda dei western comici che, a suo dire, stavano accelerando la decadenza del genere, anche Sergio Corbucci si misura con una sorta di riscrittura in chiave comica dell’epico Sole rosso con Giuliano Gemma in un ruolo molto simile a quello di Charles Bronson e Tomas Milian che veste spiritosamente i panni di un personaggio simile a quello interpretato da Toshiro Mifune. I toni sono quelli della commedia con Eli Wallach un po’ in difficoltà a contenere le esagerazioni dei compagni. Complessivamente è un film godibile che non calca troppo la mano sul demenziale. Tra le curiosità vanno inseriti anche i rinnegati dell’esercito guidati da Manuel De Blas che indossano delle uniformi sudiste, decisamente fuori epoca per il periodo nel quale è ambientata la storia.
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Dopo aver criticato la moda dei western comici che, a suo dire, stavano accelerando la decadenza del genere, anche Sergio Corbucci si misura con una sorta di riscrittura in chiave comica dell’epico Sole rosso con Giuliano Gemma in un ruolo molto simile a quello di Charles Bronson e Tomas Milian che veste spiritosamente i panni di un personaggio simile a quello interpretato da Toshiro Mifune. I toni sono quelli della commedia con Eli Wallach un po’ in difficoltà a contenere le esagerazioni dei compagni. Complessivamente è un film godibile che non calca troppo la mano sul demenziale. Tra le curiosità vanno inseriti anche i rinnegati dell’esercito guidati da Manuel De Blas che indossano delle uniformi sudiste, decisamente fuori epoca per il periodo nel quale è ambientata la storia. In quello che sarà il suo ultimo western Corbucci affida nelle scene iniziali alla moglie del Nero, interpretata dalla spagnola Maria Isbert, una sorta di epitaffio del genere attraverso una filippica nella quale vengono citati i titoli e i personaggi che hanno fatto la storia del western all’italiana.
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fedeleto
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mercoledì 2 marzo 2016
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gemma,milian e wallach
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Un samurai deve custodire un pony sacro.Appena quest'ultimo
viene rubato il samurai proverà a recuperarlo ad ogni costo grazie all'aiuto del nero e lo svizzero,due tipi molto singolari. Sergio Corbucci (vamos a matar companeros,che c'entriamo noi con la rivoluzione?) torna al western mascherato da commedia.I risultati non deludono ,in quanto le scene divertenti non mancano (il travestimento dei tre da donna nel salone) e i personaggi sono simpatici quanto basta.C'è spazio anche per autocitazioni (il monologo della donna iniziale dove cita parecchi titoli di film western).Corbucci ha capito che il genere è tramontato,e tenta di rivisitato attraverso la commedia in stile trinità.
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Un samurai deve custodire un pony sacro.Appena quest'ultimo
viene rubato il samurai proverà a recuperarlo ad ogni costo grazie all'aiuto del nero e lo svizzero,due tipi molto singolari. Sergio Corbucci (vamos a matar companeros,che c'entriamo noi con la rivoluzione?) torna al western mascherato da commedia.I risultati non deludono ,in quanto le scene divertenti non mancano (il travestimento dei tre da donna nel salone) e i personaggi sono simpatici quanto basta.C'è spazio anche per autocitazioni (il monologo della donna iniziale dove cita parecchi titoli di film western).Corbucci ha capito che il genere è tramontato,e tenta di rivisitato attraverso la commedia in stile trinità.Soggetto di Sergio Spina,Troiso e Coscia.Sceneggiatura di Sergio Corbucci,Amendola,Asseo e Mancava. Spensierato e godibile.Milian strappa qualche risata col suo giapponese-italiano.Solo per gli amanti di Sergio Corbucci.
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