fabio t.
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mercoledì 18 giugno 2008
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semplicemente eccelso
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"La vergine di cera" rappresenta l'esempio capitale di come inspiegabilmente possa essere possibile realizzare in pochissimo tempo e con un basso budget un film d'effetto, affascinante, brillante, inquietante. I punti di forza sono essenzialmente due: la sceneggiatura, alquanto misteriosa e imprevedibile fino alla fine, e la sobria regia di Corman. Quest'ultima arricchisce il film di quel giusto tocco gotico e ancestrale (la stregoneria, l'oscuro castello, il tradimento, l'ambiguità, il soprannaturale) tanto da renderlo uno dei migliori film tra quelli ispirati dalle storie e, come in questo caso, dalle atmosfere letterarie di Edgar Allan Poe. L'aiuto regista, che tanto deve a Roger Corman, sarà un nome che diverrà in seguito famosissimo: Francis Ford Coppola.
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"La vergine di cera" rappresenta l'esempio capitale di come inspiegabilmente possa essere possibile realizzare in pochissimo tempo e con un basso budget un film d'effetto, affascinante, brillante, inquietante. I punti di forza sono essenzialmente due: la sceneggiatura, alquanto misteriosa e imprevedibile fino alla fine, e la sobria regia di Corman. Quest'ultima arricchisce il film di quel giusto tocco gotico e ancestrale (la stregoneria, l'oscuro castello, il tradimento, l'ambiguità, il soprannaturale) tanto da renderlo uno dei migliori film tra quelli ispirati dalle storie e, come in questo caso, dalle atmosfere letterarie di Edgar Allan Poe. L'aiuto regista, che tanto deve a Roger Corman, sarà un nome che diverrà in seguito famosissimo: Francis Ford Coppola. Senza dimenticare la bravura recitativa di Boris Karloff e Jack Nicholson.
In definitiva, una lezione su come si possa realizzare un film coinvolgente ed efficace senza ricorrere a esasperati effetti speciali, divi bellocci, investimenti milionari o ridicole scene splatter.
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onufrio
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lunedì 11 giugno 2018
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la donna misteriosa
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Sperduto (non si sa come) su di una isola deserta, il tenente Duvalier incontra una bellissima donna che gli appare e scompare a proprio piacimento. Informandosi coi pochi abitanti del luogo, in tanti negano la presenza di un donna del genere. La macabra verità si cela dietro le mura del castello del Barone Von Leppe. Storia interessante ma dai ritmi sin troppo lenti e sviluppata male, con un finale abbastanza sbrigativo e non degno di nota.
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