mondolariano
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mercoledì 4 maggio 2011
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anche per appassionati di ferrovie
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Vale di più l’arte o la vita? Vale di più la testimonianza dell’ingegno come simbolo eterno di cultura o la vita mortale di ogni singolo uomo? Il soldato Eisenhower avrebbe risposto la vita, il pittore Hitler l’arte. Tale quesito è illustrato benissimo in questo solido film d’azione, dove la vera guerra non è soltanto quella combattuta sul campo ma è anche quella che contrappone de diverse filosofie di vita.
Interessante anche per lo spettacolo offerto dalle locomotive a vapore riprese in tutte le salse: da vicino, da lontano, dall'alto, dal basso, di corsa, deragliate... Un vero spasso per gli appassionati di ferrovie.
Il robustissimo Burt Lancaster non rinuncia alle sue acrobazie circensi e non è, per fortuna, il solito eroe delle storie di guerra tra i buoni e i cattivi.
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Vale di più l’arte o la vita? Vale di più la testimonianza dell’ingegno come simbolo eterno di cultura o la vita mortale di ogni singolo uomo? Il soldato Eisenhower avrebbe risposto la vita, il pittore Hitler l’arte. Tale quesito è illustrato benissimo in questo solido film d’azione, dove la vera guerra non è soltanto quella combattuta sul campo ma è anche quella che contrappone de diverse filosofie di vita.
Interessante anche per lo spettacolo offerto dalle locomotive a vapore riprese in tutte le salse: da vicino, da lontano, dall'alto, dal basso, di corsa, deragliate... Un vero spasso per gli appassionati di ferrovie.
Il robustissimo Burt Lancaster non rinuncia alle sue acrobazie circensi e non è, per fortuna, il solito eroe delle storie di guerra tra i buoni e i cattivi.
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luigi chierico
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domenica 2 agosto 2015
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coraggioso
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Anche nella stazione di Vaires in Francia nell’estate del 1943 le locomotive erano nere ed emettevano vapori grigi, in un alternarsi dal bianco al nero fumo. Ecco quindi un ottimo film nel rispetto del bianco e nero,metaforicamente del buono e cattivo. Si fronteggiano infatti un ufficiale tedesco, pronto a tutto,ad uccidere senza batter ciglio pur di impadronirsi di tanti preziosi quadri d’autore, ed un borghese francese, pronto a dar la vita per impedirglielo.
Il film narra appunto di un’ impresa fallita da parte del colonnello Von Waldheim di portare in Germania i quadri trafugati da un noto museo di Parigi alla vigila della fine del conflitto. Sembra frutto di fantasia invece veramente furono portati via tantissimi:Gauguin,Mirò,Toulouse-Lautrec,Cezanne,Renoir,Monet ecc.
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Anche nella stazione di Vaires in Francia nell’estate del 1943 le locomotive erano nere ed emettevano vapori grigi, in un alternarsi dal bianco al nero fumo. Ecco quindi un ottimo film nel rispetto del bianco e nero,metaforicamente del buono e cattivo. Si fronteggiano infatti un ufficiale tedesco, pronto a tutto,ad uccidere senza batter ciglio pur di impadronirsi di tanti preziosi quadri d’autore, ed un borghese francese, pronto a dar la vita per impedirglielo.
Il film narra appunto di un’ impresa fallita da parte del colonnello Von Waldheim di portare in Germania i quadri trafugati da un noto museo di Parigi alla vigila della fine del conflitto. Sembra frutto di fantasia invece veramente furono portati via tantissimi:Gauguin,Mirò,Toulouse-Lautrec,Cezanne,Renoir,Monet ecc.
Il solo vederli mettere nelle casse,accatastati, sebbene si sappia che è una finzione scenica e che si tratta di imitazioni, tuttavia è un vero strazio che fa venire i brividi. Alcuni tedeschi, sebbene fossero senza scrupoli, erano amanti dell’arte,della bellezza pura, vedi “La notte de colonnelli” con il bravissimo ed indimenticabile Peter O’Toole. Tra questi vi era il colonnello Von Waldheim,esteta e di nobile famiglia che nel momento di abbandonare la Francia porta via tutto quel che può dal Museo Jeu de Paume. La direttrice del museo dopo aver percepito il rischio di perdere tanti tesori si rivolge alla resistenza. Un lungo intenso colloquio di Mille Villard,interpretata da Suzanne Flon,che diventa supplica,convince il responsabile della stazione a collaborare perché il carico non arrivi a destinazione. Dopo diversi permessi e dinieghi il materiale contenuto nelle casse viene caricato su un treno. La soddisfazione del colonnello viene smorzata da una serie di sabotaggi.Il primo ad essere ucciso è il capotreno Papa Boule interpretato da un mostro del cinema francese ,Michel Simon;la sua maschera facciale occupa l’intero schermo in alcuni primi piani.Un eroe ed un assassino.A condurre il prezioso carico attraverso la Francia sino a giungere in una Germania in cui si respira aria di disfatta,è Paul Labiche, interpretato da un sempre grande e meraviglioso Burt Lancaster,che non manca di essere acrobatico come in tanti suoi film.L’intero film si svolge tra binari,stazioni ferroviarie,concitati comandi,allarmi e bombardamenti che potrebbero colpire i vagoni con tutti i quadri. Tutte scene che vanno viste col fiato sospeso e non narrate,tuttavia di particolare interesse è il sabotaggio fatto con la pipa,geniale,e la corsa verso una galleria. La locomotiva condotta da Paul Labiche viene bombardata dagli Alleati,il conducente ha davanti a sé un buco nero, una galleria, un traforo sotto una montagna che può riparalo dalle bombe, una corsa,una speranza,coraggio,non una fuga.Il bombardamento fatto sul nodo ferroviario di Vaires è da manuale.Una incursione aerea che sembra presa dal vivo. Salta tutto in aria, fuoco e fiamme, ancora binari divelti oltre a quelli sabotati, vagoni distrutti, feriti e morti. Per questo film “Il treno” lo spettacolo è dato dal fragore dei vagoni che si trascinano su binari sbagliati per scambi non dati,uno dì stridore di freni che fanno scintillare ruote e binari, ed ancora le caldaie, il carbone;ed ancora i volti dei manovratori disperati,sporchi e sudati di sudore,irriconoscibili, ed affaticati. Nel comando tedesco a Parigi si vivono momenti concitati, qualcuno non alza più il braccio destro ad inneggiare “Mein Hitler”,il suo non il mio.
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mercoledì 26 luglio 2017
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solido film di guerra.
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Non amo molto i films in bianco/nero,pero'IL TRENO merita una menzione.Ambientato nella seconda guerra mondiale..1945 con la Germania alle corde che deve abbandonare Parigi,ormai gli alleati sono alle porte.Un colonello tedesco,si prende a cuore che prima di scappare,ce'un tesoro dal valore incalcolabile.Quadri di un museo,ma le firme sono tra le piu'famose al mondo.. Da Van Gogh a Utrillo che e' l'ultimo nome che.fanno vedere mentre li mettono nelle casse che.verranno poi trasportate con un treno speciale che deve avere precedenza su tutti gli altri treni in fuga a Berlino.Ecco che entrano in scena le ferrovie francesi e la resistenza che con scambi e sotterfugi farà ritornare il treno speciale da dove era partito da Reine.
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Non amo molto i films in bianco/nero,pero'IL TRENO merita una menzione.Ambientato nella seconda guerra mondiale..1945 con la Germania alle corde che deve abbandonare Parigi,ormai gli alleati sono alle porte.Un colonello tedesco,si prende a cuore che prima di scappare,ce'un tesoro dal valore incalcolabile.Quadri di un museo,ma le firme sono tra le piu'famose al mondo.. Da Van Gogh a Utrillo che e' l'ultimo nome che.fanno vedere mentre li mettono nelle casse che.verranno poi trasportate con un treno speciale che deve avere precedenza su tutti gli altri treni in fuga a Berlino.Ecco che entrano in scena le ferrovie francesi e la resistenza che con scambi e sotterfugi farà ritornare il treno speciale da dove era partito da Reine.Grande abilita'il John Frankeinemer,non lascia un attimo di respiro,grande prova di Burt Lancaster che guidera'il treno con molte perdite di altri ferrovieri ma alla fine ci sara'lo scontro tra lui e l'ufficiale tedesco.Da vedere veramente!Grande film!
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