Resto allibito di fronte alla superficialità con cui si concede una sola stella a un ottimo film di Guido Zurli, aggiungendo una descrizione che non corrisponde per niente al valore della pellicola. Lo strangolatore di Vienna è un noir grottesco, una black comedy dal sapore anglosassone, un lavoro teatrale girato in quattro colori, arricchito di alcune panoramiche viennesi. Limitate le parti macabre, mai di cattivo gusto, mentre la tensione orrorifica è stemperata da una buona dose di umorismo. Da rivalutare e soprattutto da riscoprire, per ricordare i tempi in cui il nostro cinema era fatto anche da buoni artigiani.