dounia
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martedì 7 maggio 2013
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volontà di vivere
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Lo stesso regista gira "Il grinta" che è affine a questo perché la storia presenta in entrambi, seppur in modo ben diverso, la vicenda che avviene tra una fanciulla e un uomo. In questo film è una bambina piccola che viene lasciata al cow boy, interpretato dall'attore Gregory Peck, nel testamento di una donna, preso durante una rapina perché tradito da un complice, mentre nell'altra è una ragazza adolescente che vuole riscattare la morte del padre e paga uno, detto "Il grinta". Qui costituisce le scene dell'uomo a farsi giustizia. Gregory Peck va in un albergo a trovare un amico, dove sono presenti delle ragazze "a ore". Arriva una compagnia di tre giovani che disturbano, finiscono con l'uccidere il propietario della locanda, fuggono con una delle donne e il protagonista li insegue.
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Lo stesso regista gira "Il grinta" che è affine a questo perché la storia presenta in entrambi, seppur in modo ben diverso, la vicenda che avviene tra una fanciulla e un uomo. In questo film è una bambina piccola che viene lasciata al cow boy, interpretato dall'attore Gregory Peck, nel testamento di una donna, preso durante una rapina perché tradito da un complice, mentre nell'altra è una ragazza adolescente che vuole riscattare la morte del padre e paga uno, detto "Il grinta". Qui costituisce le scene dell'uomo a farsi giustizia. Gregory Peck va in un albergo a trovare un amico, dove sono presenti delle ragazze "a ore". Arriva una compagnia di tre giovani che disturbano, finiscono con l'uccidere il propietario della locanda, fuggono con una delle donne e il protagonista li insegue. E' sera, sta piovendo, Gregory Peck si ferma in una casa per far riposare la bambina, che gli era stata lasciata dalla sua ex-amante e, dopo varie vicende, si è affezionata a lui. La propietaria del luogo la fa dormire in una stanza, ma arrivano i tre giovani, che li mettono a disagio perché minacciano l'uomo e la donna di portar via i figli. Prendono solo la bambina che poi sarà liberata da Gregory Peck, il quale ucciderà due ragazzi, mentre il terzo andrà da chi era stato mandato ed era riuscito a far mandare in galera il cow boy, il suo ex-complice. Si fa dare i soldi del lavoro svolto, lo ammazza, gli ruba dell'altro denaro e poi scappa. Nel film risulta bello il rapporto che nasce tra una bambina molto loquace e il cow boy e il senso di famiglia che lui prova quando si ferma in casa della donna suddetta. Gregory Peck è sempre un grande attore, anche nei film minori.
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samanta
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martedì 21 novembre 2023
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guglielmo tell nel west
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Gregory Peck è stato una grande star di Hollywood, ricevette un Oscar come migliore attore nel 1963 per Il buio oltre la siepe e ben 4 nomination, iniziò la carriera nel 1944 lavorando con i migliori registi di Hollywood interpretando film drammatici (Le chiavi del regno, Io ti salverò) per passare poi a molteplici generi commedie(indimenticabile Vacanze romane) e d'avventura Le avventure del capitano Hornblower, I Cannoni di Navarone), thriller (Arabesque, Il caso Paradine, Il promontario della paura). Nel 1948 iniziò il genere western (Cielo giallo) anche qui interpretando tonalità diverse dal sentimentale (Il grande paese) al drammatico (Bravados, La notte dell'agguato) dimostrando una notevole versatilità interpretativa.
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Gregory Peck è stato una grande star di Hollywood, ricevette un Oscar come migliore attore nel 1963 per Il buio oltre la siepe e ben 4 nomination, iniziò la carriera nel 1944 lavorando con i migliori registi di Hollywood interpretando film drammatici (Le chiavi del regno, Io ti salverò) per passare poi a molteplici generi commedie(indimenticabile Vacanze romane) e d'avventura Le avventure del capitano Hornblower, I Cannoni di Navarone), thriller (Arabesque, Il caso Paradine, Il promontario della paura). Nel 1948 iniziò il genere western (Cielo giallo) anche qui interpretando tonalità diverse dal sentimentale (Il grande paese) al drammatico (Bravados, La notte dell'agguato) dimostrando una notevole versatilità interpretativa. Il solitario del Rio Grande uscì nel 1971, quando Peck dopo quasi 30 anni di successi inizia un inevitabile declino, pur continuando negli anni successivi ad apparire in cinema e tv ((Scarlatto e nero), era reduce dall'interpretazione di Un uomo senza scampo di John Frankheimer un buon film drammatico che non aveva avuto successo.
Il protagonista è Clay Lomax (Gregory Peck) che esce dopo 7 anni dalla prigione per una rapina in banca, uscendo con il bottino il complice gli aveva sparato alle spalle ed era fuggito con i soldi. Il complice è Sam Foley (James Gregory) che è diventato un ricco uomo d'affari, sa che Clay lo cercherà e quindi assolda 3 giovani delinquenti perché lo sorveglino e gli riferiscano le sue mosse, il loro capo Jay James è un criminale paranoico di poco conto. Clay è ritornato nella cittadina dove è iniziata la vicenda, aspetta che una sua vecchia fidanzata Teresa gli invi dei soldi che custodiva e passa la prima notte con la sua ultima fidanzata Emmy (Rita Gam) una ragazza del saloon, mentre lui dorme con lei, piombano nel saloon i 3 ribaldi che ubriachi violentano una prostituta Alma (Susan Tyrell) e alle proteste del proprietario lo feriscono mortalmente. Clay ha saputo dal proprietario la località dove vive Sam, inoltre ha ricevuto i soldi di Teresa che è morta e che gli ha anche mandato una bimba di 7 anni Decky probabilmente sua figlia. Caly con la bimba va alla ricerca dei 3 ribaldi, nel viaggio viene ospitato da una vedova Juliana (Pat Quinn) che vive con il figlio di 12 anni. Nella casa piombano Jay James e suoi compari combinando varie violenze compreso giocare a tirasegno con una mela posta sulla testa di Decky. Non rivelo il finale, ma i 3 e anche Sam non la passeranno liscia, mentre Clay e Juliana avranno una storia sentimentale.
E' un discreto western uno degli ultimi film del regista Henry Hathaway uno dei grandi direttori americani con una carriera iniziata negli anni '30 (I lancieri del Bengala, Chiamate Nord 777, Niagara), che cercò di rinnovare il successo di 2 anni prima di Il Grinta (Oscar per John Wayne), ripetendo il rapporto tra il duro pistolero e una ragazzina, oltre tutto con lo stesso produttore (H.B. Wallis) e la stessa sceneggiatrice(Marguerite Roberts). Però il film non ha quel ritmo del precedente e non ebbe lo stesso successo sia commerciale che di critica, dopo un buon inizio ci sono troppo dei momenti di pausa, alcune scene (as esempio il bagno della bimba o la cattura di un pony) sembrano essere messe solo come riempitivo della vicenda. Purtuttavia si scorge la maestria del vecchio regista come nel tirasegno alla Guglielmo Tell o l'aggressione nel saloon. La recitazione di Gregori Pech è valida, era un attore che sapeva essere espressivo anche solo muovendo le labbra o le sopraciglia, Hathawy inoltre dirige con sicurezza il cast che comprende un Robert F. Lyons (Caratterista: Pendulum) che è un efficace criminale cattivo e ottuso, è anche presente in una piccola parte (Emmy) Rita Gam discreta caratterista amica di Grace Kelly di cui fu damigella d'onore al matrimonio con Ranieri, Grace Kelly esordì 1950 nel cinema proprio in un film di Hathaway: 14^ ora. Incisiva e vigorosa l'interpretazione di Alma da parte di Susan Tyrrel (Città Amara, Storie di ordinaria follia) , una prostituta che viene malmenata e rapita dai 3 ribaldi che la trascinano nell'inseguimento di Clay.
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luigi chierico
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venerdì 13 novembre 2015
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solitario
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Questo western del 1971 è stato etichettato “un decoroso stanco western”; sarà pur vero se lo si vuol paragonare ad “Ombre rosse” del lontano 1939, ciò non toglie a questo film il valore stilistico il messaggio morale e civile, lo spettacolo e la grande interpretazione del mitico Gregory Peck nella parte di Clay Lomax. Visto dopo quasi mezzo secolo dopo gli si dà molto più valore. Il fatto stesso di riconoscerlo,senza saperlo, che poteva portare la firma di un famoso regista di quegli anni, è già un successo per chi ha sempre amato il Cinema. Henry Hathaway ha lasciato in eredità ai cinefili tanti bei film prima di questa sua penultima regia. Per restare in tema basta ricordare Nevada Smith con Steve McQueen.
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Questo western del 1971 è stato etichettato “un decoroso stanco western”; sarà pur vero se lo si vuol paragonare ad “Ombre rosse” del lontano 1939, ciò non toglie a questo film il valore stilistico il messaggio morale e civile, lo spettacolo e la grande interpretazione del mitico Gregory Peck nella parte di Clay Lomax. Visto dopo quasi mezzo secolo dopo gli si dà molto più valore. Il fatto stesso di riconoscerlo,senza saperlo, che poteva portare la firma di un famoso regista di quegli anni, è già un successo per chi ha sempre amato il Cinema. Henry Hathaway ha lasciato in eredità ai cinefili tanti bei film prima di questa sua penultima regia. Per restare in tema basta ricordare Nevada Smith con Steve McQueen. Il titolo si addice alla parte assegnata al protagonista, infatti oltre al grande Gregory Peck non c’è nessuno se non la piccola Dawn Lyn nella parte di Deckey Ortega che resta sempre accanto al suo protettore, rapinatore,uscito di prigione, pistolero, ma anche affettuoso, generoso, amorevole. Questa la morale del film,un assassino può essere anche una brava persona? Certo la vicenda si svolge nell’epoca dei pistoleri, dei cow-boy, indiani e fuorilegge, sceriffi e fuorilegge (Jess il bandito) ma il cuore ed i sentimenti spara più ad una mela ma alla testa o al cuore. O tempora o mores.chibar22@libero.it non sono mutati. Sono mutati i costumi, i nomi, i luoghi ma quanto è ancora rimasto attorno a noi se solo ci guardiamo attorno o in alto…! Il film è godibile non solo perché consente di tornare a vedere un grande attore, ma il Colorado con le grandi praterie dove era possibile incontrare mandrie di cavalli correre e pascolare liberi nelle estese praterie, vallate tra montagne, vedere scorrere il Rio Grande e torrenti tra boschi verdeggianti, ascoltare i versi degli uccelli notturni mentre si è al bivacco. La splendida fotografia fa da cornice a tutte queste magnifiche immagini, mentre tutti sono bravi a sparare ed a colpire alla Guglielmo Tell non solo la mela in testa ma quant’altro, da una tazza ad un bicchiere. Oggi non si spara più ad una mela,ma alla testa o al cuore. O tempora o mores! chibar22@libero.it
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