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mercoledì 19 gennaio 2022
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film errato!
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Ciao Giancarlo,
Volevo segnalare che il film alla posizione #6 della classifica dei più visti questa settimana in USA non è La Ragazza del Dipinto (Belle) del 2013 ma l’anime giapponese del 2021 “Belle” di Momoru Hosoda, presentato a Cannes 2021 e distribuito in USA a partire dal 14 gennaio 2022. Buon lavoro, Davide Dapporto
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elgatoloco
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mercoledì 1 aprile 2020
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film di grande capacità emotiva quanto razionale
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Questo film di Amma Asante, "Belle"(2013), oltre a ricostruire una storia effettivamente accaduta, almeno in forma analago a quelle narrata nel film, è un esempio di film storico, sentimentale-drammatico-politico, dunque una sintesi, non un'accoazzaglia-fusione indistinta di generi; ma non parlerei, in alcun modo, di un"mélo", non fosse che per il fatto che non ha nessuna caratteristicia del mélo classico anni 1950-'60. Una ragazza mulatta, di"nobili"origini da parte di padre, nel 1779(dunque 10 anni prima della"presa della Bastiglia", per contestualizzare storicamente), viene ammessa alla "corte" di un noto aristocratico, suo nonno, divenendo un'eredtiera in quanto riconosciuta dal padre, poi scomparso e vivendo con la cugina(ma si considerano sorelle)e Ma , quando diviene, "ragazza da marito", sceglie, contro la volontà del nonno -giudice di sposare l'umile figlio di un pastore, giovane avvocato di idee"rivoluzionarie".
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Questo film di Amma Asante, "Belle"(2013), oltre a ricostruire una storia effettivamente accaduta, almeno in forma analago a quelle narrata nel film, è un esempio di film storico, sentimentale-drammatico-politico, dunque una sintesi, non un'accoazzaglia-fusione indistinta di generi; ma non parlerei, in alcun modo, di un"mélo", non fosse che per il fatto che non ha nessuna caratteristicia del mélo classico anni 1950-'60. Una ragazza mulatta, di"nobili"origini da parte di padre, nel 1779(dunque 10 anni prima della"presa della Bastiglia", per contestualizzare storicamente), viene ammessa alla "corte" di un noto aristocratico, suo nonno, divenendo un'eredtiera in quanto riconosciuta dal padre, poi scomparso e vivendo con la cugina(ma si considerano sorelle)e Ma , quando diviene, "ragazza da marito", sceglie, contro la volontà del nonno -giudice di sposare l'umile figlio di un pastore, giovane avvocato di idee"rivoluzionarie". Ma riesce a convicnere lo stesso giudice-padre a optare per intepretazioni"rivoluzionarie"della querelle sugli schiavi, morti durante una lunga traversata in mare, perché gettati appunto in mare come"merce inutile"(sic!). I soldi rishciesti alssicurazione dagli armatori e... Grande affresco di un'epoca, straordinariamente ben curata in ogni suo dettaglio, dalla sceneggiatura alla scenografia, dai costumi alla musica(anche con inserti suonati e cantati)"Belle"rimane anche un documento fondamentale per l'abolizionismo(anzi ci si domanda perché un film di questo genere sia stato realizzatto appena nel 2013, non prima...)in unìepoca nella quale le idee illuministiche(che comunque sul tema non erano univoamente così anti-razziste come generalmente si crede) non avevano ancora grande presa in Inghilterra, a differenze della Francia, comunque anch'essa in peiodo pre-rivoluzuonario. Non c'è molto da aggiungere, salvo . grandi interpretazioni da parte della protagonista, Gugu Mbatha Raw, di Tom Wilkinson, il giudice-"padre", di Sam Reid, il giovane giurista abolzionista, di Emily Watson, la moglie del giudice, di tutti/e gli/le altri/e. Un film, sicuramente, da vedere e rivedere, da studiare(si spera che nelle facoltà di cinema e spettacolo, ma non solo, si studi e approfondisca l'opera stessa e il suo contesto, che si dediichino uletriori tesi e studi al tema), che anche proprio storicamente il contesto storico venga ulteiormente approfondito, in una"que"te inachevéè", appunto.... El Gato
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luigi chierico
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domenica 21 febbraio 2016
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una lotta di classe
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Poco tempo prima di assistere ad un bellissimo film,Woman in gold,che prende spunto da un famoso quadro di Gustav Klimt che ritrae Adele moglie di Ferdinand Bloch Bauer, anche la regista di colore Emma Asante è stata ispirata dal famoso ritratto del 1779 di Dido Elizabeth Belle accanto a sua cugina Lady Elizabeth Murray, attribuito a Johann Zoffany ed attualmente esposto a Scone Palace, in Scozia. Come Simon Curtis anche Anna Asante con questo “La ragazza dipinta “ ne ha fatto un ottimo film. La vicenda storica si svolge intorno al 1770 in Inghilterra nella dimora di William Murray, conte di Mansfield e sua moglie Elizabeth Murray,contessa di Mansfield a cui il nipote e Sir John Lindsay, un ufficiale navale britannico,affida la propria figlia di colore, di pochi anni.
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Poco tempo prima di assistere ad un bellissimo film,Woman in gold,che prende spunto da un famoso quadro di Gustav Klimt che ritrae Adele moglie di Ferdinand Bloch Bauer, anche la regista di colore Emma Asante è stata ispirata dal famoso ritratto del 1779 di Dido Elizabeth Belle accanto a sua cugina Lady Elizabeth Murray, attribuito a Johann Zoffany ed attualmente esposto a Scone Palace, in Scozia. Come Simon Curtis anche Anna Asante con questo “La ragazza dipinta “ ne ha fatto un ottimo film. La vicenda storica si svolge intorno al 1770 in Inghilterra nella dimora di William Murray, conte di Mansfield e sua moglie Elizabeth Murray,contessa di Mansfield a cui il nipote e Sir John Lindsay, un ufficiale navale britannico,affida la propria figlia di colore, di pochi anni. Nella ricca e lussuosa dimora,con grandi stanze e saloni,in cui sono esposti tanti quadri di coloro che hanno dato lustro alla nobile famiglia, immersa nel verde tra fiori ed eterna primavera la piccola Dido viene accolta, ma accettata con molte riserve dalla famiglia Mansfield. La Gran Bretagna che aveva colonie in tutto il mondo,che aveva fatto dei suoi coloni di colore sudditi schiavi, non può permettere alla più alta carica di magistrato di sottrarsi alle regole. Sebbene i rapporti con la cugina Elizabeth Murray siano ottimi e grande l’affetto portatele dall’intera famiglia, tuttavia Dido è una reietta, il colore della sua pelle, le sue origini non le consentono di frequentare le famiglie delle tante casate londinesi e di sedere a tavola con loro. Col passare degli anni due cugine crescono unite e separate, uguali ma diverse. La sorte ed un quadro, fatto dipingere per arricchire le pareti della grandissima casa, le dividerà sempre più sino a lasciarne oggi testimonianza a Scone Palace, in Scozia. La magnifica fotografia vi mostra quanto di più bello si possa sognare di avere d’antiquariato: magnifico arredo, cristallerie da arricchire tavole ben imbandite, grandi candelieri,poltrone e tappeti. La luce domina dappertutto anche sui volti delle due protagoniste sia da bambine che da grandi. Grandi enormi occhi neri, nerissimi su una pelle olivastra per Dido, capelli biondi su un pallido viso inglese. La parte di Dido Elizabeth Belle è affidata a Gugu Mbhata Raw,tanto bella quanto brava, quella di Elizabeth Murray a Sarah Gadon,una fanciulla smarrita a cui spettano gli onori della fanciulla inglese nel quadro a discapito di Dido che ricorda la schiavitù. Ed è proprio la schiavitù il vero tema dominante del film, esseri viventi,uomini e donne,grandi e piccoli sono da considerasi persone meritevoli di diritti o sono oggetti,cose da poter buttare a mare? L’economia e le assicurazioni,che un secolo dopo dette origine alla compagnia dei Lloyd’s, sono messe in discussione e a dirimere la delicata vicende è chiamato lo zio di Dido, Lord Mansfiel, ottimamente interpretato da Tom Wilkinson. Tutto il film non ha un solo momento di cedimento, un dialogo continuo e spesso conflittuale, solo sovrastato da una musica, di un’altra donna del film Rachel Portman, che sebbene sia bella tuttavia sovrasta le voci,una buona sceneggiatura accompagnata soprattutto da una grande scenografia e fotografia. Valida l’interpretazione anche degli altri protagonisti,in particolare quella di Sam Reid nella parte di John Davinier, importante e decisiva non solo nel film ma anche nella storia.L’amore non fa distinzione di colori,ma la bella Dido Elizabeth Belle morirà a 44 anni.chibar22@libero.it
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aristoteles
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giovedì 17 dicembre 2015
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ottima asante
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Ottimo film ,delicato e con diversi e significativi contenuti.
Schiavitù, amore,pregiudizi razziali,classi sociali,scelte coraggiose.
C'era il rischio di creare un pentolone di confusione invece il prodotto finale,a mio avviso,è ben congeniato e discretamente accattivante.
Molto bella l'attrice principale,la Raw,ed anche molto brava.
Gli altri personaggi, tranne il padre adottivo, interpretato dal bravissimo Wilkinson, convincono molto meno.
Sufficienti fotografia e costumi.
Il dipinto serve per gratificare il coraggio delle scelte.
Assolutamente consigliabile.
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rampante
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martedì 15 dicembre 2015
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cugine
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La regista londinese Amma Asante di origine ghanese ci racconta la storia vera di Dido Elisabeth Belle. Una storia che ci parla di politica, discriminazioni razziali ma anche di un romantico amore. Il capitano sir John Lindsay della Marina di Sua Maestà Britannica decide alla morte della madre di portare con sé in Inghilterra la figlia mulatta e di affidarla allo zio Presidente della Corte Suprema.
Dido Elizabeth Belle entrerà così a far parte di una famiglia nobile.
Dido dà negra, non può pranzare con i familiari ma, quando erediterà la fortuna del padre, diventerà oggetto di attenzioni maschili mentre a nessuno interesserà la cugina senza dote. Con questo film in costume, ambientato nel '700 la regista porta a conoscenza la vita delle donne di buona famiglia di quei tempi condizionata dall'attesa di un maschio spesso interessato più alla dote che a loro e la vicenda del massacro sulla nave Zong dove numerosi schiavi ammalati vennero gettati a mare cercando così di lucrare con le assicurazioni.
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La regista londinese Amma Asante di origine ghanese ci racconta la storia vera di Dido Elisabeth Belle. Una storia che ci parla di politica, discriminazioni razziali ma anche di un romantico amore. Il capitano sir John Lindsay della Marina di Sua Maestà Britannica decide alla morte della madre di portare con sé in Inghilterra la figlia mulatta e di affidarla allo zio Presidente della Corte Suprema.
Dido Elizabeth Belle entrerà così a far parte di una famiglia nobile.
Dido dà negra, non può pranzare con i familiari ma, quando erediterà la fortuna del padre, diventerà oggetto di attenzioni maschili mentre a nessuno interesserà la cugina senza dote. Con questo film in costume, ambientato nel '700 la regista porta a conoscenza la vita delle donne di buona famiglia di quei tempi condizionata dall'attesa di un maschio spesso interessato più alla dote che a loro e la vicenda del massacro sulla nave Zong dove numerosi schiavi ammalati vennero gettati a mare cercando così di lucrare con le assicurazioni.
Il caso costituì un punto di non ritorno per lo schiavismo in Gran Bretagna.
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onufrio
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mercoledì 30 settembre 2015
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ritratto di una donna
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L'ennesimo film sulla schiavitù? no, tutt'altro; Amma Asante prende spunto da una storia realmente accaduta sul finire del 1700 in Inghilterra che ha come protagonista Dido Elizabeth Belle, ragazza mulatta, ma appartenente ad una ricca e potente famiglia; nonostante ciò, agli occhi dell'aristocratica società la giovane e bella ragazza non è vista di certo con piacere. Belle le musiche, dialoghi ben strutturati e montaggio impeccabile che rende il giusto merito ad una storia davvero molto interessante.
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tatyc
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giovedì 3 settembre 2015
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storia e sentimento
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Film profondo che ha mescolato bene storia e sentimento, commovente in alcune scene.
Le storie di vita sono sempre molto travolgenti e colpiscono al cuore in modo particolare.
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elgatoloco
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martedì 28 luglio 2015
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costruzione tradizionale quanto intelligente
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Film dalla costruzione tradizionale quanto intelligente, capace di far germogliare la consapevolezza storico-etica(più che"politica")anche nelle persone più refrattarie, "La ragazza del dipinto"è , appunto, film dalla costruzione elegante, consona al suo tempo, dove la "long way to liberation"per le persone di colore è ai suoi inizi, ma realizza un primo passo con la vicenda di questa ladt mulatta che sa impegnarsi(contro gli stereotipi che volevano la donna sottomessa e aliena da questioni civili e lato sensu"politiche")in un tema come quello dei diritti civili, in specifico per un carico di schiavi lasciati morire in una barca in difficoltà.
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Film dalla costruzione tradizionale quanto intelligente, capace di far germogliare la consapevolezza storico-etica(più che"politica")anche nelle persone più refrattarie, "La ragazza del dipinto"è , appunto, film dalla costruzione elegante, consona al suo tempo, dove la "long way to liberation"per le persone di colore è ai suoi inizi, ma realizza un primo passo con la vicenda di questa ladt mulatta che sa impegnarsi(contro gli stereotipi che volevano la donna sottomessa e aliena da questioni civili e lato sensu"politiche")in un tema come quello dei diritti civili, in specifico per un carico di schiavi lasciati morire in una barca in difficoltà. Consapevolezza che non è solo del personaggio specifico, ma anche del tutore(giudice oltremodo combattutto tra ideali"liberali"della gioventù e scelte di bieco realismo della maturità e incipiente vecchiaia), in una triangolazione(lei, il tutore, il di lei fidanzato e aspirante avvocato)che viene resa efficacemente, senza mai forzare i tempi o intervenire massicciamente con scelte tecniche"innovative"anche in modo improprio.Tutto considerato, il film non ce lo potremmo immaginare se non come viene effettivamente proposto, senza voli pindarici o accessori impropri. El Gato
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halevis
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domenica 14 giugno 2015
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riflessioni
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Un film davvero ottimo, ricco di significati che permettono al pubblico di ragionare su temi molto importanti quali le leggi e il concetto di umanità di un tempo. Inoltre grande importanza è più che giustamente affidata ai pregiudizi che allora e ora esistono purtroppo, impossibili nonostante il passare del tempo da cancellare. Un film come questo è la testimonianza di quanto sia necessario comprendere l'importanza di certe parole, di certi gesti, e di come piccoli apparenti insignificanti trionfi della giustizia possano diventare poi piccoli passi importanti per un futuro.
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sabrina lanzillotti
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venerdì 13 marzo 2015
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un amore ai tempi della schiavitù
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La piccola Dido Elizabe Belle (interpretata da Gugu Mbatha-Raw) è figlia di una schiava di colore e di Sir Jhon Lindsay (Matthew Goode), capitano della marina britannica di Sua Maestà. Alla morte dell’amata, il capitano legittima la bambina e l’affida alle cure di suo zio lord Mansfield (Tom Wilkinson), presidente della corte suprema e di sua moglie lady Mansfield (Emily Watson).
Dido cresce così in una famiglia aristocratica, lontana dalle sofferenze che affliggono “la sua gente”; ma siamo alla fine del ‘700 e la vita, in Inghilterra non è facile per una mulatta, anche se nobile. Col tempo, infatti, Dido vede sfumare davanti a sé la possibilità di sposarsi, e solo l’ingente dote lasciatale dal padre le permette di fidanzarsi con uno dei giovani più in vista dell’epoca.
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La piccola Dido Elizabe Belle (interpretata da Gugu Mbatha-Raw) è figlia di una schiava di colore e di Sir Jhon Lindsay (Matthew Goode), capitano della marina britannica di Sua Maestà. Alla morte dell’amata, il capitano legittima la bambina e l’affida alle cure di suo zio lord Mansfield (Tom Wilkinson), presidente della corte suprema e di sua moglie lady Mansfield (Emily Watson).
Dido cresce così in una famiglia aristocratica, lontana dalle sofferenze che affliggono “la sua gente”; ma siamo alla fine del ‘700 e la vita, in Inghilterra non è facile per una mulatta, anche se nobile. Col tempo, infatti, Dido vede sfumare davanti a sé la possibilità di sposarsi, e solo l’ingente dote lasciatale dal padre le permette di fidanzarsi con uno dei giovani più in vista dell’epoca.
Intanto in Inghilterra scoppia il caso Zong che rischia di minare le basi dell’economia nazionale, modificando per sempre le leggi sul trasporto e vendita degli schiavi.
Quello di Dido è un personaggio realmente esistito e il dipinto a cui si fa riferimento nel titolo del film è l’opera anonima chiamata “Belle and Bette, in cui la giovane e ritratta con sua cugina Elizabeth (Sarah Gordon nel film).
La regista Amma Asante punta i riflettori su un momento cruciale della vita della giovane, il momento in cui Dido prende coscienza di se e della realtà che la circonda e si trasforma <da ragazza che risponde sempre “come desidera, signore” in donna che asserisce “come desidero io”, battendosi per un mondo di uguaglianza>. Alla base di questo cambiamento c’è l’amore per un giovane avvocato dalle idee rivoluzionarie, un amore forte, passionale, decisamente poco consono alla realtà settecentesca e alla condizione sociale di lei.
Quello di Asante è un film che denuncia non soltanto la schiavitù dei neri, ma anche quella delle donne e lo fa in un modo delicato e incisivo al tempo stesso, utilizzando un linguaggio universale: quello dell’amore.
Probabilmente la regista tende a modernizzare troppo atteggiamenti e mentalità, ma allo stesso tempo riesce a raccontare le inquietudini di un’epoca e di un’età, quella giovanile, condannando l’idea di razzismo che, purtroppo, è ancora radicata nella nostra società.
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