fedeleto
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venerdì 27 febbraio 2015
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requiescant in western
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Requiescant è un ragazzo sopravvissuto allo sterminio dei messicani fatto da Ferguson, un aristocratico senza scrupoli.Cresciuto e allevato da una famiglia protestante sente il dovere di andare in cerca di Princy, la giovane ragazza che è cresciuta con lui.Scappata e costretta a prostituirsi verrà aiutata da Requiescant che quando uccide legge i passi del vangelo.Ma non riuscirà a salvarla e verrà ingannato, peccato che Ferguson non possa immaginare quanto sarà spietata la vendetta di Requiescant ormai desideroso di far giustizia alla sua gente uccisa anni prima.Carlo Lizzani (l'oro di Roma, il processo di Verona, la vita agra) dopo aver diretto un fiume di dollari eccolo tornare al western, ma con qualche novità.
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Requiescant è un ragazzo sopravvissuto allo sterminio dei messicani fatto da Ferguson, un aristocratico senza scrupoli.Cresciuto e allevato da una famiglia protestante sente il dovere di andare in cerca di Princy, la giovane ragazza che è cresciuta con lui.Scappata e costretta a prostituirsi verrà aiutata da Requiescant che quando uccide legge i passi del vangelo.Ma non riuscirà a salvarla e verrà ingannato, peccato che Ferguson non possa immaginare quanto sarà spietata la vendetta di Requiescant ormai desideroso di far giustizia alla sua gente uccisa anni prima.Carlo Lizzani (l'oro di Roma, il processo di Verona, la vita agra) dopo aver diretto un fiume di dollari eccolo tornare al western, ma con qualche novità. Prende come attori Pasolini, Citti, Davoli, e Lou castel (i pugni in tasca).Sceneggiato da Balzoni, Crispino, Battistrada, e Pasolini, Requiescant è un western ideologico come si puo ben notare.In primis c'e' il discorso dei latifondisti, dei servi e dei padroni, e un accenno di omosessualità tra Ferguson e il suo pupillo biondo.Il film presenta spunti molto interessanti, requiescant prima di tutto è un pistolero che ha pietà per chi uccide (cosa assai anomala per gli eroi western), ma il suo errore è solo quello di cadere nella vendetta (come dice Don Juan) e dunque diventare come loro? La rivoluzione è necessaria come la vendetta, gli stereotipi western rimangono ma sono più elaborati in salsa ideologica.Requiescant è un western di sinistra ben definito e costruito , che parlando nel passato si rivolge al presente.Lizzani firma un ottimo film ma stavolta ci lascia il suo nome , al contrario di un fiume di dollari.
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gianni lucini
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martedì 4 giugno 2013
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pier paolo pasolini prete e guerrigliero
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Il western all'italiana è stata una grande avventura, oltre che un genere di successo, per gran parte della cinematografia italiana. Carlo Lizzani, come molti altri registi dell'epoca, accetta la sfida e si cimenta nel primo di due western da lui diretti. Lo fa senza spocchia, senza quell'aria annoiata e quell'eccessiva autoironia che ha caratterizzato le incursioni western di qualche suo collega. Per l'occasione chiama al suo fianco, in qualità di interprete, nientemeno che Pier Paolo Pasolini in un ruolo particolare, quello di un prete guerrigliero, un predicatore di rivolta che sceglie la violenza solo per necessità. Lontanissimo dalla figura di El Santo il frate rivoluzionario, spietato e visionario interpretato da Klaus Kinski in Quien sabe? il prete guerrigliero difensore dei deboli e dei perseguitati appare e scompare quasi fosse una visione.
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Il western all'italiana è stata una grande avventura, oltre che un genere di successo, per gran parte della cinematografia italiana. Carlo Lizzani, come molti altri registi dell'epoca, accetta la sfida e si cimenta nel primo di due western da lui diretti. Lo fa senza spocchia, senza quell'aria annoiata e quell'eccessiva autoironia che ha caratterizzato le incursioni western di qualche suo collega. Per l'occasione chiama al suo fianco, in qualità di interprete, nientemeno che Pier Paolo Pasolini in un ruolo particolare, quello di un prete guerrigliero, un predicatore di rivolta che sceglie la violenza solo per necessità. Lontanissimo dalla figura di El Santo il frate rivoluzionario, spietato e visionario interpretato da Klaus Kinski in Quien sabe? il prete guerrigliero difensore dei deboli e dei perseguitati appare e scompare quasi fosse una visione. Più in linea con la tradizione il protagonista Lou Castel, un predicatore pistolero con la Bibbia e la Colt infilata in un cordone da monaco che dà l'estremo saluto alle sue vittime con il viatico classico della tradizione cristiana: "Requiescant in pace". Su un'azione scenica in linea con gli standard del genere e del periodo vengono innestati dialoghi che spesso toccano interessanti vertici concettuali, soprattutto quando affrontano i temi della libertà, della violenza e del dolore della guerra. Azzeccata anche la scelta di Mark Damon per la caratterizzazione di un cattivo che più cattivo di così non si può. La scena del massacro iniziale riprende quella del massacro di Portella della Ginestra, nel film Salvatore Giuliano di Francesco Rosi. Tra le curiosità c'è la presenza dello stesso tempio azteco che nel film 1.000 dollari sul nero ospita il cattivo Sartana.
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robledo
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venerdì 3 maggio 2002
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che riposino in pace !
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bellissima Barbara Frey nel ruolo di "Princy".
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