Il regista adatta il romanzo omonimo del 2008 riuscendo a restituire con agghiacciante precisione il clima di violenza e ferocia, ma perdendo solidità sul dramma familiare. RoFF19. Grand Public
di Chiara Zuccari Sentieri Selvaggi
"Non c'è nessun inferno... e neanche il paradiso. La vita è qui. La ricompensa è qui. Il dolore è qui". Si apre con una citazione di Edward Bunker, Mani nude, secondo film del regista Mauro Mancini dopo Non odiare, presentato alla Settimana della Critica di Venezia nel 2020. Adattamento del romanzo omonimo di Paola Barbato, scrittrice poliedrica che nel corso della sua carriera ha spaziato dal thriller alla narrazione per ragazzi, oltre ad essere una delle sceneggiatrici di Dylan Dog, il film riesce a replicare fedelmente la violenza e la coercizione attorno alle quali il libro ruota. [...]
di Chiara Zuccari, articolo completo (3382 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 24 ottobre 2024