Vita di Amy Winehouse ma in versione edulcorata
di Paolo Zelati La Voce di Mantova
Da quando ha scoperto che il biopic musicale attira la gente al cinema (si inizia con "Bohemian Rhapsody"), Hollywood ha messo in programma una serie di film che ci accompagneranno per i prossimi 3 anni almeno. Per raccontare la vita (difficile) di Amy Winehouse sono stati commessi due errori primari: affidare la regia a Sam Taylor Johnson (che già aveva fallito a mettere in scena gli anni giovanili di John Lennon nel fiacco "Nowhere Boy") e, cosa più grave, ottenere a tutti i costi la famosa "autorizzazione della famiglia", come se in questo modo si garantisse al pubblico la "verità suprema". [...]
di Paolo Zelati, articolo completo (1613 caratteri spazi inclusi) su La Voce di Mantova 27 aprile 2024