Domino è un film dimenticabile e "già dimenticato" della filmografia di De Palma, reso vagamente godibile da qualche spunto registico interessante che tenta di valorizzare uno script debole e melodrammatico.
Nikolaj Coster-Waldau, Guy Pearce e Carice van Houten sono i malamente sfruttati protagonisti di questo action thriller pieno di problemi.
Uno script debole e scialbo, dove il susseguirsi dell’azione è frutto di una voluta casualità (telecamere nascoste, sviste, pistole abbandonate e cassetti chiusi male) che, nel buttar giù un soggetto, diventano scelte facilone e semplicistiche.
Le introduzioni dei diversi personaggi sono maldestre, tanto da rendono spesso difficile capire chi siano alcuni individui e come siano connessi l’uno con l’altro e, in ogni caso, lo script non mostra mai alcun interesse nello sviluppo delle relazioni.
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Domino è un film dimenticabile e "già dimenticato" della filmografia di De Palma, reso vagamente godibile da qualche spunto registico interessante che tenta di valorizzare uno script debole e melodrammatico.
Nikolaj Coster-Waldau, Guy Pearce e Carice van Houten sono i malamente sfruttati protagonisti di questo action thriller pieno di problemi.
Uno script debole e scialbo, dove il susseguirsi dell’azione è frutto di una voluta casualità (telecamere nascoste, sviste, pistole abbandonate e cassetti chiusi male) che, nel buttar giù un soggetto, diventano scelte facilone e semplicistiche.
Le introduzioni dei diversi personaggi sono maldestre, tanto da rendono spesso difficile capire chi siano alcuni individui e come siano connessi l’uno con l’altro e, in ogni caso, lo script non mostra mai alcun interesse nello sviluppo delle relazioni.
Saltando in modo erratico da un punto a malapena spiegato della trama al successivo, drena la vicenda di ogni minima tensione che potrebbe aver generato. Un action thriller incentrato sul terrorismo dovrebbe essere costruito in modo serrato, con ogni nuova sequenza che concorre ad aggiungere suspense.
Qui sembra proprio che siano stati strappati giganteschi frammenti di narrazione, portando alla semi-incoerenza e a una netta mancanza di energia.
Non bastano un omaggio ad Alfred Hitchcock e qualche interessante vezzo registico a salvare un prodotto filmico complessivamente debole e mal recitato.
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