no_data
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lunedì 8 ottobre 2018
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compromessi accettabili per un "venom begins"
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Ho letto molti degli albi di "Venom - Protettore letale", e benché mi possa capire che i "puristi" abbiano trovato molti punti per criticare questo film, io ho trovato le differenze del tutto accettabili, anche se ora elenco le ragioni per le quali il film da qualcuno sarà criticato, e i motivi per cui io lo trovo comunque molto apprezzabile:
--- SPOILER!! --- continuate a leggere solo se avete già visto il film
1) Origini di Venom completamente modificate - "Venom" come nome nasceva dalla volontà di Eddie Brock e del simbionte di "avvelenare" l'esistenza dell'Uomo Ragno, che entrambi consideravano la fonte della loro rovina/infelicità - spiegazione: come già molti sanno, Venom "arriva in coda" ad una saga dell'Uomo Ragno, le guerre segrete, di conseguenza introdurre in tal modo Venom avrebbe richiesto: 1 o 2 film sulle guerre segrete, 1 film sul costume alieno e di come l'Uomo Ragno se ne disfa, 1 in cui Venom agisce come cattivo e che magari alla fine del film diventa "meno cattivo": in totale sono 3 o 4 films, decisamente troppi.
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Ho letto molti degli albi di "Venom - Protettore letale", e benché mi possa capire che i "puristi" abbiano trovato molti punti per criticare questo film, io ho trovato le differenze del tutto accettabili, anche se ora elenco le ragioni per le quali il film da qualcuno sarà criticato, e i motivi per cui io lo trovo comunque molto apprezzabile:
--- SPOILER!! --- continuate a leggere solo se avete già visto il film
1) Origini di Venom completamente modificate - "Venom" come nome nasceva dalla volontà di Eddie Brock e del simbionte di "avvelenare" l'esistenza dell'Uomo Ragno, che entrambi consideravano la fonte della loro rovina/infelicità - spiegazione: come già molti sanno, Venom "arriva in coda" ad una saga dell'Uomo Ragno, le guerre segrete, di conseguenza introdurre in tal modo Venom avrebbe richiesto: 1 o 2 film sulle guerre segrete, 1 film sul costume alieno e di come l'Uomo Ragno se ne disfa, 1 in cui Venom agisce come cattivo e che magari alla fine del film diventa "meno cattivo": in totale sono 3 o 4 films, decisamente troppi. Il compromesso trovato dal regista l'ho trovato abbastanza plausibile, anche perché parzialmente collegato alla saga del "PIaneta dei Simbionti", con un'aggiunta (forse qui parlo più a livello personale) di trama di cui trovo una analogia in un vecchio manga (e anime) degli anni '70~'80, Devil Man (qui il demone si impossessa del protagonista per dare inizio di un'invasione da parte dei demoni, ma poi finisce per schierarsi con gli umani e combattere i suoi simili).
2) Venom troppo mansueto e il fatto di non essere vietato - poco sangue, rispetto ai canoni del fumetto - spiegazione: il film vuole essere un inizio di una serie film dove saranno introdotti nuovi personaggi. Per fare questo, poche storie, servono soldi e quelli si ottengono dando una dimensione "commerciale", pur sacrificando alcune parti che contraddistinguono Venom (per come è venuto il film, non mi meraviglierei se fosse utilizzato anche nella MCU, anche se hanno ripetuto all'infinito che non avverrà). Però il rendere "quasi buono" Venom, è stato fatto con criterio: in parte appoggiandosi alla straordinaria interpretazione di Tom Hardy, la scena del ristorante soprattutto è stata fantastica, che fa sentire al pubblico la difficoltà dell'ospite a "sintonizzarsi con il simbionte" in parte sottolineando il fatto che il personaggio ha una dimensione da perdente (anche nel fumetto il simbionte che considerato un reietto tra quelli della sua specie, se non peggio), ma unendo le forze ospite e simbionte riescono.
Oltretutto la prima scena dopo i titoli, fa intendere che il seguito (che molto probabilmente si farà), in quello sì (una volta "acquisito" il pubblico) ci si potrà sbizzarrire con il sangue e vittime (visto il probabile villain che comparirà).
In definitiva, malgrado le tante (troppe a mio avviso) critiche mosse, è un film che consiglio di vedere.
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lucacapaccioli
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lunedì 8 ottobre 2018
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un film confusionario e poco caratterizzato.
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Sono passati diversi anni dalla prima comparsa su schermo di Venom, antagonista di Spider-Man per eccellenza creato da David Michelinie e Todd McFarlane nel 1988, ovvero in Spider-Man 3, terzo e ultimo capitolo della saga diretta da Sam Raimi. Il personaggio, all'epoca interpretato da Topher Grace, si rivelò trattato in maniera alquanto superficiale ed inserito forzatamente nella pellicola per via del produttore Avi Arad (tornato anche nel nuovo film in tali vesti), fatto che non è mai andato a genio a tantissimi fan. Dopo svariati progetti, alcuni dei quali non andati a buon fine, la Sony Pictures ha optato per un reboot del famoso antieroe della Marvel Comics, interpretato stavolta da Tom Hardy (The Dark Knight Rises, Madmax Furyroad), con la regia di Ruben Fleischer (Benvenuti a Zombieland).
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Sono passati diversi anni dalla prima comparsa su schermo di Venom, antagonista di Spider-Man per eccellenza creato da David Michelinie e Todd McFarlane nel 1988, ovvero in Spider-Man 3, terzo e ultimo capitolo della saga diretta da Sam Raimi. Il personaggio, all'epoca interpretato da Topher Grace, si rivelò trattato in maniera alquanto superficiale ed inserito forzatamente nella pellicola per via del produttore Avi Arad (tornato anche nel nuovo film in tali vesti), fatto che non è mai andato a genio a tantissimi fan. Dopo svariati progetti, alcuni dei quali non andati a buon fine, la Sony Pictures ha optato per un reboot del famoso antieroe della Marvel Comics, interpretato stavolta da Tom Hardy (The Dark Knight Rises, Madmax Furyroad), con la regia di Ruben Fleischer (Benvenuti a Zombieland). Eddie Brock è uno stimato reporter che vive a San Francisco insieme a Annie Weyng (Michelle Williams), la donna con la quale intende sposarsi. Tuttavia, le cose peggiorano quando Brock indaga sulle losche attività di un'organizzazione nota come Life Foundation, in quanto il CEO Carlton Drake (Riz Ahmed) è responsabile di alcuni, assolutamente non ufficiali, esperimenti che consistono nell'unione tra esseri umani e alieni chiamati 'simbionti', convinto che siano la chiave per la sopravvivenza della specie umana. Quando Drake viene intervistato da Eddie, quest'ultimo gli pone una serie di domande concernenti la questione, ma viene respinto e addirittura licenziato dal Daily Globe, il giornale per cui lavorava. Tali avvenimenti inducono Annie a lasciare il compagno, poiché anche a lei è stato tolto il proprio incarico, il che spinge Eddie in uno stato di depressione, costretto a vivere in pessime condizioni economiche. Tutto cambia quando Eddie, in contatto con la dottoressa Dora Skirth (Jenny Slate), fa visita ad uno dei laboratori della Life Foundation per tentare nuovamente di incastrarli: è in quell'occasione che viene contaminato da uno dei parassiti alieni, diventando in seguito Venom, una feroce creatura formata dall'unione di due esseri distinti e perfettamente in simbiosi tra loro, ricercati entrambi dall'azienda responsabile.
Nonostante le buone premesse, fra trailer e spot promozionali, il film dedicato al celebre nemico dell'Uomo Ragno si rivela un'opera pasticciata e frettolosa, nel senso che fatica a coinvolgere emotivamente lo spettatore, e anche quando lo fa (dopo circa metà della durata complessiva), presenta ugualmente dei difetti. La sceneggiatura è tendenzialmente piatta, senza grandi approfondimenti delle vicende e dei personaggi, partendo da un antagonista che non riesce mai a rappresentare una minaccia, neanche quando si sdoppia nel superpotente Riot (un'unione tra Carlton Drake e il simbionte), nonostante la buona performance di Riz Ahmed. Tom Hardy, grazie alle sue note doti attoriali, è perfettamente a proprio agio nei panni di Eddie Brock/Venom, in quanto riesce a rendere l'idea del dualismo che affligge il personaggio sin dalle sue prime apparizioni fumettistiche, peccato che però, sempre a causa della scrittura del film, sia molto limitato, non riuscendo ad esprimere il suo intero potenziale. Nota negativa per Michelle Williams, assolutamente sprecata per un ruolo che in fin dei conti è abbastanza ridotto in termini di screentime. Gli altri ruoli sono più da contorno, nessuno determinante ai fini di una trama esile che manca di innovazione. La regia è confusionaria, in quanto vi sono scene troppo rapide (di cui alcune veramente mal realizzate), dialoghi non proprio brillanti e sequenze d'azione fin troppo frenetiche e non ben girate, complice il fattore effetti speciali, sotto media per un film di questo genere, specialmente se confrontato ad alcuni titoli dell'ultimo decennio (The Avengers, Guardiani della Galassia e Dottor Strange, per citarne alcuni). La pellicola, tuttavia, non è completamente da bocciare: sono presenti numerosi riferimenti al fumetto da cui è tratto, alcuni particolari camei ed una buona colonna sonora, in cui è inlcusa la canzone originale del famoso rapper americano Eminem, titolata appunto "Venom", presente anche nel suo ultimo album, "Kamikaze". Nel film sono inoltre presenti due sequenze, una a metà e l'altra alla fine dei titoli di coda, in una delle quali vi sono tutti i presupposti per un sequel, sperando che venga aggiustato il tiro portando il franchise su un altro livello.
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dr5996
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lunedì 15 ottobre 2018
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film buono
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Un film che a me è piaciuto, c'è chi si lamenta della troppa chiassosità del film, ma non penso che sia un difetto se è quello che si voleva fare un film un po' chiassoso.
Rimangono le altre critiche, ma non sono tanto rilevanti. C'è che si lamenta che lo script e storia del personaggio sia differente dalla Marvel, ma non è un film girato direttamenteo in collaborazione della Marvel, poi il cambio di script non è male, se si vuole rendere il personaggio più "positivo". Non rientra comunque nel canone di "eroe" classico, anzi mantiene lo stesso quella giustizia "bruta", quale eroe "mangia" i cattivi, di solito cerca sempre in qualche modo di salvarlo, o comunque evita di farlo fuori.
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Un film che a me è piaciuto, c'è chi si lamenta della troppa chiassosità del film, ma non penso che sia un difetto se è quello che si voleva fare un film un po' chiassoso.
Rimangono le altre critiche, ma non sono tanto rilevanti. C'è che si lamenta che lo script e storia del personaggio sia differente dalla Marvel, ma non è un film girato direttamenteo in collaborazione della Marvel, poi il cambio di script non è male, se si vuole rendere il personaggio più "positivo". Non rientra comunque nel canone di "eroe" classico, anzi mantiene lo stesso quella giustizia "bruta", quale eroe "mangia" i cattivi, di solito cerca sempre in qualche modo di salvarlo, o comunque evita di farlo fuori.
Un'altra critica mossa è la scarsa sotria, si vorrebeb che si apporffondisse l'interazine tra personaggio e simbionte, che si parlasse di più della storia del personaggio, o roba del genere, che di fatti manca, ma che spero (devono farlo se non vogliono fare un flop) che questi interrogrativi avranno risposta nei sequel (dovrebbe esserci almeno altri due film, hanno annunciato).
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fabio
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giovedì 11 ottobre 2018
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manca di coraggio
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Il film è sostanzialmente un lungo prologo per introdurre il personaggio. Tuttavia manca l'approfondimento; il binomio Venom/Eddie è affascinante: ironico, vanitoso, un mezzo parassita ma con degli ideali, ambiguo ed instabile. Tutto questo non viene fuori nel film se non marginalmente. Così rimane solo un prodotto di facile entertainment e nulla più. Tom Hardy è un bravissimo attore e può davvero fare molto meglio se messo in condizione. Per ora appare un tantino sprecato.
Aspettiamo i prossimi capitoli per vedere se la produzione avrà voglia di esplorare meglio il personaggio.
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elgatoloco
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martedì 2 luglio 2019
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poche novità, invero
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In"Veniom"(2018, Ruben Fleischer)poche novità rispetto al tipico modello "Marvel")che co-produce, co-realizza il film o...anche di più, forse)ben poche novità: l'altra faccia, quella "dark"(almeno....)di"Spiderman"o altri eroi positivi di scuderia . Il protagonista, un giornalista che indaga coraggiosamente sulle malefatte di un'industria sanitaria che sintomaticamente si chiama"Life"(sic!...)che conduce orribili esperimenti con "cavie"anche umane... problematica subito lasciata perdere, "sospesa", gettata nel dimenticatoio dello spettatore per passare alla parte spettacolare, quella che fa guadagnare.
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In"Veniom"(2018, Ruben Fleischer)poche novità rispetto al tipico modello "Marvel")che co-produce, co-realizza il film o...anche di più, forse)ben poche novità: l'altra faccia, quella "dark"(almeno....)di"Spiderman"o altri eroi positivi di scuderia . Il protagonista, un giornalista che indaga coraggiosamente sulle malefatte di un'industria sanitaria che sintomaticamente si chiama"Life"(sic!...)che conduce orribili esperimenti con "cavie"anche umane... problematica subito lasciata perdere, "sospesa", gettata nel dimenticatoio dello spettatore per passare alla parte spettacolare, quella che fa guadagnare... Vero e proprio"carosello"sospeso tra "bene"e"male"(dove l'inziale minuscola simboleggia la perdita di importanza, di significanza dei termini)che in realtà prelude a un nuovo film, sicuramente, magari(quasi certamente anche se forse la produzione usa altri criteri)Tom Hardy nel ruolo del protagonista e forse anche qualche alrto"recupero"di personaggi e interpreti da questo fillm. Complessivamente, l'operazione spettacolare, comunque, sopravanaza ogni altra considerazione, altrimenti il pubblico che da anni segue questi fillm "diserterebbe il campo"con ovvie perdite; sul versante spettacolare, nulla da dire, anche se, negli ultimi anni ma non solo, anche più indietro si è visto decisamente di meglio. Complessivamente, forse in attesa di (forse possibili, non so dire)nuove tecnologie più"evolute", la Marvel e il gruppo collegato puntano su una certa"stabilità"di pubblico. mirando a esiti più "fruttuosi"tra qualche anno: ma, probabilmente, i profitti realizzati ora sono abbastanza incoraggianti, anche perché dopo i passaggi al cinema, ci sono i passaggi TV e c'è ancora la vendita dei video... El Gato
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luca scialo
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sabato 24 aprile 2021
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un supereroe dark
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Nel laboratorio della Life Foundation, guidato dal ricercatore senza scrupoli Carlton Drake, si tengono esperimenti utilizzando diseredati come cavie umane. In particolare, si cerca di creare una simbiosi tra una razza aliena e gli esseri umani. Il giornalista d'inchiesta Eddie Brock ha una soffiata da una collaboratrice di Drake, ma quando entra nel laboratorio, l'alieno si impossessa del suo corpo. Peraltro con successo. I due esseri, dopo i naturali problemi iniziali, finiscono pure per collaborare e trovare un'intesa per sconfiggere il nemico comune. Nuovo film Marvel, ennesimo di un lungo filone, dove le caratteristiche sono sempre le stesse. Ed in fondo vincenti, visto il botteghino: scienziati senza scrupoli, esseri che vengono da altri pianeti, esseri umani che cercano di salvare il mondo.
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Nel laboratorio della Life Foundation, guidato dal ricercatore senza scrupoli Carlton Drake, si tengono esperimenti utilizzando diseredati come cavie umane. In particolare, si cerca di creare una simbiosi tra una razza aliena e gli esseri umani. Il giornalista d'inchiesta Eddie Brock ha una soffiata da una collaboratrice di Drake, ma quando entra nel laboratorio, l'alieno si impossessa del suo corpo. Peraltro con successo. I due esseri, dopo i naturali problemi iniziali, finiscono pure per collaborare e trovare un'intesa per sconfiggere il nemico comune. Nuovo film Marvel, ennesimo di un lungo filone, dove le caratteristiche sono sempre le stesse. Ed in fondo vincenti, visto il botteghino: scienziati senza scrupoli, esseri che vengono da altri pianeti, esseri umani che cercano di salvare il mondo. Venom è l'acerrimo nemico di Spiderman, ma qui viene trasformato in un supereroe villain. Personaggi ambigui dove il bene e il male si mescola, un po' come la società di oggi. Dai valori fragili e dai confini sottili. Bravo Tom Hardy, alla sua seconda prova in un cinecomic dopo Il cavaliere oscuro - il ritorno, nel quale interpretava lo spietato Bane. Previsto un immancabile sequel.
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tmpsvita
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martedì 16 ottobre 2018
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venom funziona nonostante vari problemi
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Entrato in sala piuttosto prevenuto, viste le recensioni negative e il trailer che non mi aveva convinto del tutto, ne sono uscito felicemente sorpreso se non addirittura soddisfatto. Venom si presenta come un alternativo, anche se purtroppo non troppo, super hero movie che cerca di presentare dignitosamente un personaggio che fino ad ora aveva sofferto di trasposizioni poco riuscite e di produzioni andate a morire, ed in parte ci riesce piuttosto bene. Avrei preferito un approccio più dark, maturo e serio, quasi come un horror verrebbe realizzato, ma sono comunque rimasto contento nel vedere come il personaggio sia stato adattato non solo al grande schermo ma anche ad uno stile più comico, ovvero quello che prediligono gli attuali blockbuster, ma facendolo in un modo abbastanza originale, o per lo meno non anonimo.
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Entrato in sala piuttosto prevenuto, viste le recensioni negative e il trailer che non mi aveva convinto del tutto, ne sono uscito felicemente sorpreso se non addirittura soddisfatto. Venom si presenta come un alternativo, anche se purtroppo non troppo, super hero movie che cerca di presentare dignitosamente un personaggio che fino ad ora aveva sofferto di trasposizioni poco riuscite e di produzioni andate a morire, ed in parte ci riesce piuttosto bene. Avrei preferito un approccio più dark, maturo e serio, quasi come un horror verrebbe realizzato, ma sono comunque rimasto contento nel vedere come il personaggio sia stato adattato non solo al grande schermo ma anche ad uno stile più comico, ovvero quello che prediligono gli attuali blockbuster, ma facendolo in un modo abbastanza originale, o per lo meno non anonimo. Il taglio comico riesce a funzionare perché ben inserito, molto equilibrato, ottimamente contestualizzato e soprattutto dal timbro differente rispetto a quello utilizzato nell'universo cinematografico Marvel. Anche l'aspetto dark riesce a trovare il suo posto, seppur accontentandosi di una dose limitata, tutto sommato decentemente amalgamato, grazie soprattutto alla fotografia sempre molto cupa, che funziona benissimo nelle sequenze d'azione e quelle più tese mentre risulta un po' fuori tono quando viene utilizzata anche in scene più leggere che non avrebbero necessitato di determinati colori, ma in generale la fotografia da al film un aspetto che lo rende più interessante. Anche la colonna sonora fa la sua figura con delle musiche ben ritmate, dai toni più rock che pop, sposandosi perfettamente con le varie scene che accompagnano rendendole più emozionanti e coinvolgenti, in particolar modo quelle d'azione. Buona la regia che in varie occasioni trova anche lo spazio di sperimentare un po' anche se avrei sicuramente preferito un po' più di coraggio per azzardare un po' laddove sarebbe servito, comunque nell'insieme riesce a cogliere il giusto approccio per un personaggio abbastanza difficile da gestire quale è Venom. Ovviamente a rendere ciò più concreto è l'eccellente interpretazione da parte di Tom Hardy, che riesce bene a gestire contemporaneamente due ruoli per niente semplici da interpretare (aveva già fatto una cosa simile con il film "Legend"), conferma per l'ennesima volta di essere probabilmente uno dei migliori attori sul mercato e per quanto lo adori come attore, per questa interpretazione avevo dei timori che per fortuna sono stati smorzati immediatamente dalla sua prova attoriale complessa, moto elaborata che si basa tutto su equilibrio e calibrazione, e qui Hardy eccede. A dir poco ottimi sono anche gli effetti speciali che, con un budget relativamente basso (100mln), riescono a trasporre su schermo in maniera molto credibile e funzionale sia la creatura di Venom e gli altri simbionti che svariate sequenze davvero molto complicate da realizzare in maniera soddisfacente visti i moltissimi piccoli dettagli da curare. Insomma sul lato tecnico il film è senz'altro ottimo, come praticamente la maggior parte dei blockbuster specialmente supereroistici, e riesce anche a rivelarsi un gradevole, godibile, coinvolgente e divertente al punto giusto prodotto d'intrattenimento. I problemi risiedono nella sceneggiatura che pecca di varie cose tra cui originalità sia nella trama in sé che per quanto tenti di dire qualcosa di nuovo finisce per avere la stessa struttura e sequenzialità della maggior parte dei film di questo genere, sia per quanto riguarda i personaggi che, a parte Venom, risultano poco sviluppati e mal caratterizzati, in primis il villain di turno che torna ad essere facilmente dimenticabile, poco incisivo e superficialmente trattato, come purtroppo la maggior parte dei villain casa Marvel e non solo. Manca anche l'effetto sorpresa, praticamente del tutto assente, vista la pochezza dei colpi di scena e la poca intensità di quelli presenti. Inoltre sempre presenti svariati buchi di trama che, per quanto relativamente piccoli, si spera vengano curati ed evitati nel futuro sequel che già si preannuncia al quanto interessante. Voto: 6,5/10
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winchester_94
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mercoledì 17 ottobre 2018
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un villain trasformato in eroe
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Dopo aver visto, grandi case di produzione, disposte a creare universi cinematografici di successo, come la Disney con la Marvel Studios e la Warner con il Dc universe è la volta della Sony, che con questo primo film, interamente incentrato sul cattivo per eccellenza, del nostro amichevole spider man di quartiere, vuole promuovere un nuovo universo cinematografico, portando sullo schermo, Venom, personaggio che all’interno della pellicola, risulta tutt’altro che oscuro e sfaccettato, concepito e caratterizzato, da stereotipi vicini ad un eroe non convenzionale piuttosto che un villain.
Ambientato a San Francisco, Eddie Brock, interpretato da Tom Hardy è un reporter molto conosciuto nell’ambito giornalistico per i suoi servizi d’inchiesta, ma la dedizione al suo lavoro, lo porta a scontrarsi con il capo della Life Foundation, Carlton Drake, distruggendo la sua carriera e quella della sua fidanzata, interpretata da Michelle Williams.
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Dopo aver visto, grandi case di produzione, disposte a creare universi cinematografici di successo, come la Disney con la Marvel Studios e la Warner con il Dc universe è la volta della Sony, che con questo primo film, interamente incentrato sul cattivo per eccellenza, del nostro amichevole spider man di quartiere, vuole promuovere un nuovo universo cinematografico, portando sullo schermo, Venom, personaggio che all’interno della pellicola, risulta tutt’altro che oscuro e sfaccettato, concepito e caratterizzato, da stereotipi vicini ad un eroe non convenzionale piuttosto che un villain.
Ambientato a San Francisco, Eddie Brock, interpretato da Tom Hardy è un reporter molto conosciuto nell’ambito giornalistico per i suoi servizi d’inchiesta, ma la dedizione al suo lavoro, lo porta a scontrarsi con il capo della Life Foundation, Carlton Drake, distruggendo la sua carriera e quella della sua fidanzata, interpretata da Michelle Williams.
In seguito, Brock, viene a conoscenza che nei laboratori della fondazione, stanno eseguendo degli esperimenti tra esseri umani ed alieni, chiamati simbionti, portati sulla terra, in seguito ad una missione spaziale. Eddie, in cerca di riscatto, si introduce all’interno della fondazione, dove il simbionte Venom troverà in lui l’ospite adatto e insieme, dovranno collaborare, per sconfiggere un nemico comune.
In seguito all’apparizione di Venom nel 2007, nemesi di Spider Man nell’ultimo capitolo della trilogia, diretta da Sam Raimi, il simbionte della Marvel, ritorna in sala con la pellicola, diretta da Ruben Fleischer (regista di Benvenuti a Zombieland e Gangster Squad), sin da subito, si dimostra orchestrata da una sceneggiatura che stravolge la profondità psicologica del villain, riprendendo l’humor tipico della Marvel Studios, e inserendo luci luminose e fredde, influenzate dalla metropoli statunitense, risultando così, lontane dalle sfumature horror e dark.
Il tutto è affiancato da una fotografia poco affine alla vicenda e al personaggio.
Tom Hardy, nonostante la caratterizzazione poco poliedrica del personaggio, si riconferma un ottimo attore, dimostrando di essere la nota positivo della pellicola, donando una leggera profondità al rapporto tra Eddie e il parassita alieno, malgrado la trama sia sbrigativa e arricchita da un ritmo troppo repentino, che viene scandito, da un montaggio pressante, non curante della sequenzialità delle inquadrature, che al loro interno, presentano scene d’azione rapide che appaiono in certi frangenti, confuse e criptiche.
Venom, concepito come un villain senza scrupoli, in grado di soggiogare le sue vittime sfruttando le loro paure, viene trasposto in un eroe, distante dalla figura classica, ma sempre un eroe, costruendo un rapporto con Brock per nulla profondo e superficiale, dettato da dialoghi che molto spesso, non sono compatibili al contesto e alle sequenze.
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felicity
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giovedì 7 febbraio 2019
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l’antieroe marvel ricondotto nel recinto dei buoni
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Il regista dimostra di non avere polso, così ordinario e timoroso da non avere la forza per reggere il peso di un film di questo tipo, in cui è necessario conoscere a menadito le strutture base per tradirle con classe, in cui il protagonista non può essere desiderabile perché dice cose da duro, ma semmai perché in maniera più complicata costruisce una personalità desiderabile.
C’era molta attesa per Tom Hardy, uno degli attori migliori della sua generazione, in un ruolo di questo tipo, ma in un contesto come questo anche le sue minuzie, i suoi dettagli risultano inutili, lavoro e talento sprecati.
Hardy infatti appare a tratti quasi impacciato, palesando uno scarso feeling con la parte.
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Il regista dimostra di non avere polso, così ordinario e timoroso da non avere la forza per reggere il peso di un film di questo tipo, in cui è necessario conoscere a menadito le strutture base per tradirle con classe, in cui il protagonista non può essere desiderabile perché dice cose da duro, ma semmai perché in maniera più complicata costruisce una personalità desiderabile.
C’era molta attesa per Tom Hardy, uno degli attori migliori della sua generazione, in un ruolo di questo tipo, ma in un contesto come questo anche le sue minuzie, i suoi dettagli risultano inutili, lavoro e talento sprecati.
Hardy infatti appare a tratti quasi impacciato, palesando uno scarso feeling con la parte.
Peggio di lui fa il regista, che spreca l'ottimo materiale di partenza riuscendo nell'impresa di filmare un action davvero dimenticabile.
Il suo Venom non esalta lì dove avrebbe tutte le carte in regola per farlo: la resa dei conti fra i due simbionti è davvero anonima, così come il resto dell'azione.
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