elgatoloco
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venerdì 15 settembre 2017
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i nostri amici, cultori della verosimiglianza...
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"The Transporter Legacy"(2015)di Camille Delamarre , film sicuramente"d'azione"/secondo la tassonomia tradizionale dei generi), in quanto l'azione c'è e si vede, decisamente esibita, come lo è l'inverosimiglianza(tuffo "carpiato o come si definisce in acqua del protagonista), decisamente che va nella direzione, in un film, non precisamente"thriller", di sir Alfred Hitchock quando ironizza sui"nostri amici cultori della verosimiglianza...", una bella beffa rispetto a chi della"logica"(quasi il cinema non fosse anche sogno e come se il sogno non avesse una sua logica...!). Un qualcosa che, senz'altro, non è scontato(in genere si confondono i termini.
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"The Transporter Legacy"(2015)di Camille Delamarre , film sicuramente"d'azione"/secondo la tassonomia tradizionale dei generi), in quanto l'azione c'è e si vede, decisamente esibita, come lo è l'inverosimiglianza(tuffo "carpiato o come si definisce in acqua del protagonista), decisamente che va nella direzione, in un film, non precisamente"thriller", di sir Alfred Hitchock quando ironizza sui"nostri amici cultori della verosimiglianza...", una bella beffa rispetto a chi della"logica"(quasi il cinema non fosse anche sogno e come se il sogno non avesse una sua logica...!). Un qualcosa che, senz'altro, non è scontato(in genere si confondono i termini...) nel panorama molto confuso(anche di sana confusione, certo..., di "meticciamento fecondo" di generi e tecniche)del cinema contemporaneo, dove l'insistenza sui"mechants", i"vilains"(ricordiamo che dietro, come scrittore-autore del soggetto, c'è Luc Besson!)non esclude che a un certo punto sembra che i"cattivoni", appunto, siano un po'tutti/e, mentre poi si svela chi è vermaente malvagio, in un riposizionamento dei termini(qui attraverso il racocnto della donna, lo"svelamento")quasi di tipo manicheo. Cinema ad altissima velocità, che però sa anche veicolare qualcosa, a differenza del cinema d'azione corrente, la cui qualità, dal punto di vista della produzione di senso ma spesso anche tecnica, lascia invece molto o anzi moltissimo a desiderare... Interpreti, che non saranno nè superstars né attori/attrici di grandissimo calibro, capaci però di rendere in pieno il loro ruolo, il che, comunque si voglia valutare la cosa, non è certamente poco... El Gato
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elgatoloco
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martedì 23 febbraio 2021
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film anti-realistico
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"The Transporter Refouled"(Camille Delamarre, sceneggiatura di Luc Besson con Bil Collage e Adam Cooper, 2015)ci mostra il"Transporter", che assume qualunque incaico, trasportando qualunque cosa o persona senza fare domande, che viene contattato da Anna, capace di "cambiare identità"che vuole vendicarsi della mafia russa che l'ha costretta a prostituirsi quando era ancora minorenne e quindi"rapisce"il padre del "transporter", venendo scortata da altre tre amiche, che si vestono e attegiano come lei. Vari inseguimenti, colpi di scena, fino alla conclusione. Lo stile del film è totalmente anti-realistico, dunque assollutamente"contro ogni canone di probabilità o possibilità", con combattimenti a mani nude o con armi dove gli "eroi"e le"eroine"(bellissime, fortissime, vittoriose al limite dell'inciedibile, di ogni sogno al di fuori di ogni possibie"realtà", non parliamo poi di verosimglianza.
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"The Transporter Refouled"(Camille Delamarre, sceneggiatura di Luc Besson con Bil Collage e Adam Cooper, 2015)ci mostra il"Transporter", che assume qualunque incaico, trasportando qualunque cosa o persona senza fare domande, che viene contattato da Anna, capace di "cambiare identità"che vuole vendicarsi della mafia russa che l'ha costretta a prostituirsi quando era ancora minorenne e quindi"rapisce"il padre del "transporter", venendo scortata da altre tre amiche, che si vestono e attegiano come lei. Vari inseguimenti, colpi di scena, fino alla conclusione. Lo stile del film è totalmente anti-realistico, dunque assollutamente"contro ogni canone di probabilità o possibilità", con combattimenti a mani nude o con armi dove gli "eroi"e le"eroine"(bellissime, fortissime, vittoriose al limite dell'inciedibile, di ogni sogno al di fuori di ogni possibie"realtà", non parliamo poi di verosimglianza...)riescono ad avere la megliio su persone agguettissime, addestrare nel migliore dei modi, pronte a tutto, atmate, come si suol dire, "fino ai denti". Besson & Co., come negli altri film della"serie"(dato che lo è, in qualche modo)si prendono gioco di quanto è possibile e decisamente scavalca ogni limite di possibiilità, dove, a confronto, persino i più recenti e i meno recenti "James Bond"diventano esempi di realismo quasi pedissequo, non di una sfida alla realtà, ma al contrario di ogni possibilità di ogni verosomglianza, appunto. CHe poi si parta da problemi reali(la miseria che "obbliga"o meglio costringe molte famiglie a far prostituire le proprie figlie ancora minorenni al serivizio delle varie mafie(russe ma in realtà di ogni dove, di ogni nazionalità)è altro, è, se vogliamo, il"movente reale", ma che poi si innesta su circostanze che sono assolutamente"fantastiche", Molto bene, sempre nell'ottica fin qui caratterizzata, sia Ed Skrein, il transsporter sia Ray Stevenson, il brillante papà, per non dire di Loan Chabanol, che è la"domina", l'organizzatrice di tutto quanto si svolge in questo film, Senza essere"femminista"(o se lo è, lo è oltre le definizioni classiche), un film pienamente"femminile", oltre ogni altra possibilità, certo in sinergia con i colleghi maschi; i"vilains", invece, pur essendo molto presenti, non hanno una caratterizzazione forte. E non è un caso che sia così. El Gato
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