m.buontempi
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giovedì 28 aprile 2016
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"una commedia per guardarci dentro
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Cosa succederebbe se fossimo obbligati a ospitare un senza tetto in casa nostra? Il film "Benvenuti ma non troppo" risponde a questa domanda con i toni della commedia, portando alla luce i molti vizi e le poche virtù che albergano in ognuno di noi. Posti di fronte a questo obbligo di solidarietà, tutti i personaggi coinvolti saranno costretti a gettare la maschera, portando alla luce la loro vera natura, quasi sempre intrisa di egoismo e discriminazione. Un film dove si ride molto e che, come vuole l'antica tradizione della commedia, punta su temi attualissimi, offrendo numerosi spunti di riflessione.
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liuk!
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lunedì 3 aprile 2017
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il nulla
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Commedia francese che vorrebbe risultare divertente, graffiante e politicamente scorretta, ma che si rivela un nulla cinematografico da manuale.
Un inizio fortemente razzista che poi passa inspiegabilmente nel buonismo per poi finire non so come (ho spento prima!) attraverso una sequenza di luoghi comuni antologici come il senza tetto sporco ed ignorante, l'ebreo avaro, lo zingaro ladro, la ricca alternativa comunista etc etc. Mancava l'italiano col mandolino ed il quadro sarebbe stato completo.
Raramente mi sono imbattuto in pellicole così irritanti e devo dire il lavoro (se così vogliamo chiamarlo) di Leclere non passa inosservato da quel punto di vista.
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Commedia francese che vorrebbe risultare divertente, graffiante e politicamente scorretta, ma che si rivela un nulla cinematografico da manuale.
Un inizio fortemente razzista che poi passa inspiegabilmente nel buonismo per poi finire non so come (ho spento prima!) attraverso una sequenza di luoghi comuni antologici come il senza tetto sporco ed ignorante, l'ebreo avaro, lo zingaro ladro, la ricca alternativa comunista etc etc. Mancava l'italiano col mandolino ed il quadro sarebbe stato completo.
Raramente mi sono imbattuto in pellicole così irritanti e devo dire il lavoro (se così vogliamo chiamarlo) di Leclere non passa inosservato da quel punto di vista.
Dire che ne sconsiglio la visione è limitativo. Voto zero.
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rampante
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giovedì 20 ottobre 2016
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caos
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Un film grafiante, provocatorio, politicamente scorretto.
Una piacevole commedia francese sulle classi parigine che rivela come la grettezza prevalga sulla generosità sbandierata gratis.
Parigi gela al punto che costringe il Comune ad emanare un decreto d'emergenza; tutti i cittadini proprietari di appartamenti con stanze libere devovo accogliere una persona che vive in strada. Il panico dilaga in tutta la città soprattutto in rue Cherche Midi dove sorge un lussuoso palazzo. I protagonisti sono due famiglie, una di destra assolutamente contraria al provvedimento, una di sinistra che teme di perdere la libertà.
La resistenza è inutile, la situazione caotica ed è solo l'inizio di un crescendo divertente che mette a nudo i vari personaggi ma aiuta anche a crescere e cambiare.
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Un film grafiante, provocatorio, politicamente scorretto.
Una piacevole commedia francese sulle classi parigine che rivela come la grettezza prevalga sulla generosità sbandierata gratis.
Parigi gela al punto che costringe il Comune ad emanare un decreto d'emergenza; tutti i cittadini proprietari di appartamenti con stanze libere devovo accogliere una persona che vive in strada. Il panico dilaga in tutta la città soprattutto in rue Cherche Midi dove sorge un lussuoso palazzo. I protagonisti sono due famiglie, una di destra assolutamente contraria al provvedimento, una di sinistra che teme di perdere la libertà.
La resistenza è inutile, la situazione caotica ed è solo l'inizio di un crescendo divertente che mette a nudo i vari personaggi ma aiuta anche a crescere e cambiare.
Un lungometraggio che tratta un tema sociale e una ricerca che è sinonimo di speranza di un mondo migliore
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deborah macchiavelli
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giovedì 28 aprile 2016
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commedia esilarante e cast strepitoso!
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Film divertentissimo, animato da un bel gruppo di attori. Con Alexandra Leclère si ride delle nostre debolezze, riflettendo sulle cupe meschinità che ci appartengono. L'incontro con "l'altro", spesso percepito come la creatura di Frankenstein, -qualcosa che affascina e terrorizza nello stesso tempo- può essere destabilizzante, soprattutto perché ci costringe a rivelare la nostra stessa indole. E quello che vedremo può non essere così piacevole. Opera intelligente e attualissima, che val bene un salto al cinema.
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flyanto
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mercoledì 4 maggio 2016
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quando un'orda di estranei ti invade la casa
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Già dal titolo, "Benvenuti ma non Troppo", si evince che gli ospiti di cui si racconta nella omonima pellicola della regista Alexandra Leclère non sono affatto graditi.
A causa di un inverno particolarmente rigido, il Governo francese di sinistra decide di far alloggiare tutti i senza tetto che vivono per le strade ed i lavoratori precari negli appartamenti di coloro che posseggono un immobile di una certa ed elevata metratura. Ciò, ovviamente non viene visto ed accettato volentieri dai vari proprietari, persino anche da quelli che si professano sensibili alle molteplici e pesanti problematiche dei più disagiati. Ma tutti gli inquilini dello stabile preso inconsiderazione ubicato nel VI arrondissement, volenti o nolenti, devono sottomettersi alle decisioni governative e convivere sino all'arrivo della stagione primaverile, con questi esponenti delle fasce sociali meno fortunate.
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Già dal titolo, "Benvenuti ma non Troppo", si evince che gli ospiti di cui si racconta nella omonima pellicola della regista Alexandra Leclère non sono affatto graditi.
A causa di un inverno particolarmente rigido, il Governo francese di sinistra decide di far alloggiare tutti i senza tetto che vivono per le strade ed i lavoratori precari negli appartamenti di coloro che posseggono un immobile di una certa ed elevata metratura. Ciò, ovviamente non viene visto ed accettato volentieri dai vari proprietari, persino anche da quelli che si professano sensibili alle molteplici e pesanti problematiche dei più disagiati. Ma tutti gli inquilini dello stabile preso inconsiderazione ubicato nel VI arrondissement, volenti o nolenti, devono sottomettersi alle decisioni governative e convivere sino all'arrivo della stagione primaverile, con questi esponenti delle fasce sociali meno fortunate. Ne sortiranno litigi, convivenze forzate, soluzioni ricercate al fine di allontanare quest'ultimi, nonchè tolleranze e simpatie finali.
La commedia sociale o, meglio, asociale, della Leclère, divisa in tanti spaccati a seconda degli inquilini dello stabile presi in considerazione, presenta tutte le tipologie di individui e le loro reazioni evidenziandone le meschinerie, le incoerenze ideologiche e tutti i comportamenti deplorevoli e disumani, ma per quanto divertente, "Benvenuti ma non Troppo" rimane come un'opera altamente improbabile ed irreale per ciò che concerne la trama e pertanto tocca l' assurdità. Per quanto non la si voglia paragonare (anche perchè il contesto è ben diverso) alla ben più riuscita commedia spagnola "La Comunidad" di Alex de la Iglesia, è inevitabile, visti i ritratti delle tipologie di inquilini di uno stesso stabile, non confrontarla con quest'ultima e riconoscere che quella francese, purtroppo, non raggiunge affatto l'altezza e l' acuto ed ironico tratteggio dei personaggi di quella di De La Iglesia e pertanto delude abbondantemente. Senza l' esagerazione di certe situazioni descritte e di certe caratteristiche dei personaggi, che appaiono così come delle macchiette vere e proprie, la pellicola avrebbe potuto svolgersi in una maniera sicuramente più credibile e dunque più accettabile e non bastano a risollevarla neppure le battute ed i dialoghi brillanti e le performances artistiche delle brave attrici Karin Viard, Valérie Bonneton e Josiane Balasko.
Altro non vi è da aggiungere se non che la Leclère purtroppo ha sprecato un' occasione e che il suo "Benvenuti ma non Troppo" non verrà certamente annoverato a lungo tra le opere cinematografiche.
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(di misesjunior)
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