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Quello che il signor Campanella dovrebbe capire, è che il mondo sta cambiando. Un transessuale con la barba ha vinto l'eurofestival, una suora ha sbancato a The Voice, e persino la Disney oramai ha superato la stantia fase del "boy meets girl" e del "...e vissero per sempre felici e contenti". Quindi quale spettatore riuscirebbe mai a identificarsi con un quarantenne sfigato, senza lavoro ne' affetti e che ha come unico interesse giocare a biliardino, che aspetta non si sa che cosa per dichiararsi alla sua bella? Ok, la produzione è Argentina e non ci si può aspettare chissà che originalità dal sud del pianeta, ma questo film è veramente troppo. Tantopiù che sfruttare gli imminenti mondiali di calcio per fare un film su "lo sport più bello del mondo" sembra veramente un'indisponente trovata commerciale. I calciatori del biliardino sono ben caratterizzati, anche se non particolarmente simpatici, ma comunque meno peggio degli altri personaggi la cui realizzazione mostra chiaramente i limiti di budget. Le battute sono veramente fiacche e per di più ripetute all'eccesso ("cinese?...no, coreano!" - "bordeaux? no, granata!"), al limite dell'irritante. Ero più che bendisposto a passare un paio d'ore spensierate, ma dopo la prima mezz'ora ho cominciato a sbadigliare, il che mi capita raramente con i film di animazione. Il cattivo di turno per di più sembra uno dei personaggi di Dragonball e dopo un po' si ha la sensazione di vedere un brutto cartone animato alla tv, di quelli che fanno ora. E se il messaggio finale vuole essere "ma quanto erano belli quei giochi di una volta, che si giocavano senza ipad e playstation varie", la risposta è: "erano belli perchè non c'era nient'altro da fare". E, mi spiace dirlo, oggi ci sono molte cose migliori da fare che vedere questo filmetto mediocre. A Campane', sveglia!
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