The Grey

"C'è odore di sangue nell'aria e di morte". Il personaggio di Neeson non riesce a trovare pace dai lupi, così come non riesce a staccarsi dal ricordo della moglie morta. Allo stesso modo non può fuggire dalla morte e dall'angosciante consapevolezza che è un passaggio inevitabile. Dopo essersi lasciati dietro un portafoglio, in ricordo di chi erano e di chi lasciavano. La trama è quella che è, la logica della lenta decimazione è scontata e i lupi non sono impeccabili, ma l'ambientazione è suggestiva e Liam Neeson offre una prestazione convincente. E poi gli aspetti tecnici hanno unìimportanza secondaria. Il filo conduttore è la lotta di questi uomini nel mondo reale con quei bastardi là fuori nel buio che non gli danno tregua, hai voglia a pregare o a invocare il cielo. Bella la scena intorno al fuoco quando il personaggio di Neeson ricorda la poesia del padre appesa nello studio "Ancora una volta nella mischia, nell'ultima vera battaglia che affronterò. Vivi e muori in questo giorno". Perchè forse solo gli affetti danno le motivazioni per andare avanti.