aldolg
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venerdì 25 ottobre 2013
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solo per fans
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Un film sul mondo del poker non è comune, logico che i fans del gioco saranno curiosi nel vederne uno che addirittura racconta la storia, in realtà molto liberamente ispirata, di un giocatore italiano. Sdoppiato il protagonista, qui parliamo di due fratelli, messa dentro una piccola storia d'amore, dato un nobile pretesto alla vincita si tira fuori un prodotto che dà appena una idea di quello che è il mondo del poker professionistico e la sua evoluzione a partire dal boom dei tornei con enormi montepremi dovuto a Chris Moneymaker. Una volta tanto un nome una garanzia.
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jaycee
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venerdì 19 luglio 2013
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mediocre, ma..
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Io sono d'accordo con il fatto che sia un film scandaloso, ma non su quello che dite del regista.
Insomma io il film l'ho visto e ho visto delle cose buone, dei bei movimenti, provare a sostenere con un buon linguaggio una storia patetica con l'utilizzo anche di una buona fotografia.
Il problema secondo me è di chi l'ha prodotto. Il produttore esecutivo e il produttore vero. Se penso che qualcuno ha messo i soldi per realizzare sta marchettata pietosa, non posso che pensare che chi ha gestito quei soldi sia il vero imbecille.
Ma purtroppo questa è l'italia, e le persone che hanno qualcosa da dire purtroppo devono piegarsi a chi ha i soldi. Lo dico perchè mi è capitato di ascoltare un'intervista del regista dove mi sembrava imbestialito a morte con chi gestiva il progetto, accusandolo di mancanza di rispetto nei confronti di un arte che è stata completamente stuprata.
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Io sono d'accordo con il fatto che sia un film scandaloso, ma non su quello che dite del regista.
Insomma io il film l'ho visto e ho visto delle cose buone, dei bei movimenti, provare a sostenere con un buon linguaggio una storia patetica con l'utilizzo anche di una buona fotografia.
Il problema secondo me è di chi l'ha prodotto. Il produttore esecutivo e il produttore vero. Se penso che qualcuno ha messo i soldi per realizzare sta marchettata pietosa, non posso che pensare che chi ha gestito quei soldi sia il vero imbecille.
Ma purtroppo questa è l'italia, e le persone che hanno qualcosa da dire purtroppo devono piegarsi a chi ha i soldi. Lo dico perchè mi è capitato di ascoltare un'intervista del regista dove mi sembrava imbestialito a morte con chi gestiva il progetto, accusandolo di mancanza di rispetto nei confronti di un arte che è stata completamente stuprata. Non ha potuto scegliere gli attori, non ha potuto scegliere le musiche, il montaggio, non aveva voce in capitolo sulla storia, passava il suo tempo a litigare come un dannato e al contrario da quanto ho letto sopra sosteneva di non essersi mai vantato di essere un videoclipparo.
Comunque schifo fa schifo, non c'è che dire. Purtroppo qualcuno si è divertito a stroncare Mingotto alla nascita.
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ultimoboyscout
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domenica 3 febbraio 2013
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il poker non è uno sport!
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Dal cuore della Sicilia alla Milano delle tantissime opportunità. I due fratelli Tony e Filo, caratteri opposti ma stessa enorme passione per il poker, vi piovono col solo proposito di vincere per aiutare la propria famiglia e curare la sorellina malata. E riusciranno ad arrivare ai tornei che contano. E' un game film mediocre, con una caratterizzazione fortemente folkloristica e uno scontro di caratteri che è il centro di una storia che si mantiene troppo buona e buonista (questo è il primo, grandissimo limite). Il regista Gianluca Mingotto, che proviene dal mondo videoclippettaro e ci tiene a sbandierarlo, sembra abbia ben poco da dire, Pannofino e la Sastri, almeno loro, sono decenti nel ruolo dei genitori.
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Dal cuore della Sicilia alla Milano delle tantissime opportunità. I due fratelli Tony e Filo, caratteri opposti ma stessa enorme passione per il poker, vi piovono col solo proposito di vincere per aiutare la propria famiglia e curare la sorellina malata. E riusciranno ad arrivare ai tornei che contano. E' un game film mediocre, con una caratterizzazione fortemente folkloristica e uno scontro di caratteri che è il centro di una storia che si mantiene troppo buona e buonista (questo è il primo, grandissimo limite). Il regista Gianluca Mingotto, che proviene dal mondo videoclippettaro e ci tiene a sbandierarlo, sembra abbia ben poco da dire, Pannofino e la Sastri, almeno loro, sono decenti nel ruolo dei genitori. Definirlo ignobile forse è troppo e ingiusto ma tale definizione la si sfiora, dire che si poteva fare meglio è una banalità visto che peggio sarebbe stato impossibile farlo. Mingotto, con un budget notevole per un film indipendente, ripropone il gioco come metafora della vita vera,, trasformando la pellicola in retorica e deja vu visto che l'idea di fondo è già stata abbondantemente utilizzata e sfruttata. L'unica novità potrebbe essere rappresentata dal fatto che qui il gioco non è un dettaglio o una comparsa ma un vero e proprio protagonista, entrando a far parte in maniera netta della vita dei personaggi. Il resto è tutto dimenticabile, un purissimo divertissement per ragazzi e appassionatissimi del poker che omaggia qua e la classici del passato con continue citazioni ma non aggiunge nulla ai film di genere. Anzi, almeno a livello nazionale, "Regalo di Natale" resta il miglior film sul poker, Mingotto dovrebbe riguardarsi a fondo la scena cult con Abatantuono, Haber e Delle Piane per capire come si fa.
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frafab
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martedì 17 luglio 2012
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che cacataaaaaaaaaaaaaaaa!!!
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CREDO CHE QUELLI CHE HANNO FATTO QUESTO FILM DOVREBBERO METTERSI UNA MASCHERA A VITA!
LA MASCHERA DELLA VERGOGNA!
NOTO ANCHE CON DISPIACERE CHE ALCUNI BRAVI ATTORI SI SONO PRESTATI A QUESTO CIRCO DELLA POVERTA' D'ANIMA... ...COSA NON SI FA PER I SOLDI.
NON LO VORREI RIVEDERE NEMMENO SE MI PAGANO 500.000 EURO.
SCHIFOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
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barella
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mercoledì 9 maggio 2012
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se questo è cinema...
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La prima domanda che mi viene in mente è perchè? perchè un regista che è riuscito a sgomitare ,a farsi notare , a farsi finanziare un film ( in questi tempi magri), debba buttare il suo avvenire nel cestino realizzando un opera cosi' senz'anima, un pentolone di stereotipi e luoghi comuni dove alla fine vissero tutti felici e contenti?
Ho frequentato per anni i tavoli verdi di mezz'europa, riuscendo sempre a galleggiare tra periodi più fortunati e momenti più scuri, ho visto qualche (rarissimamente) giovane riusire a fare il botto che lo sistemava per la vita e poi ho visto una marea di giocatori rovinarsi, sfasciare famiglie e dilapidare patrimoni, e questo perchè credevano alle favole.
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La prima domanda che mi viene in mente è perchè? perchè un regista che è riuscito a sgomitare ,a farsi notare , a farsi finanziare un film ( in questi tempi magri), debba buttare il suo avvenire nel cestino realizzando un opera cosi' senz'anima, un pentolone di stereotipi e luoghi comuni dove alla fine vissero tutti felici e contenti?
Ho frequentato per anni i tavoli verdi di mezz'europa, riuscendo sempre a galleggiare tra periodi più fortunati e momenti più scuri, ho visto qualche (rarissimamente) giovane riusire a fare il botto che lo sistemava per la vita e poi ho visto una marea di giocatori rovinarsi, sfasciare famiglie e dilapidare patrimoni, e questo perchè credevano alle favole. E fidati che se mai ti troverai con l'acqua alla gola , i soldi non ti pioveranno dal cielo sotto forma di asso kappa o sculando un colore nuts al river. Il poker è un gioco di abilità, per quanto possa diventare più o meno redditizio, resta sempre un gioco e non può essere presentato come un' ancora di salvezza o la via per guarire la sorellina malata e comprarsi la villa a Miami, perchè allora vuol dire che mi sta raccontando di qualcosa che non conosci, mi stai raccontando bugie. Il cinema dovrebbe vendere sogni, avventure, emozioni non facili illusioni.
Trovo che questo film rappresenti in pieno la mediocrità intellettuale in cui è precipitato il Bel Paese.
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obiscan
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venerdì 20 aprile 2012
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una stellina basta e avanza!
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A parte le gnoccone del film, il resto è da buttare!
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rob66
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martedì 17 aprile 2012
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u
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andreareina
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sabato 14 aprile 2012
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film scadente
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Per un Rounder decisamente al di sotto delle aspettative. Trama povera, dialoghi scadenti, interpretazioni oscene. Mi dispiace per quei giocatori come Luca Pagano e Dario Minieri che c'hanno messo la faccia. Sconsigliatissimo.
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flowers
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giovedì 12 aprile 2012
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film sentimentale
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flowers
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giovedì 12 aprile 2012
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film sentimentale
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