Sul mare |
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Un film di Alessandro D'Alatri.
Con Anna Ferzetti, Silvio Semioli, Kevin Notsa Mao, Vincenzo Merolla, Adriana Marega, Roberta Stellato, Mino Manni, Dario Castiglio, Martina Codecasa.
continua»
Commedia,
durata 100 min.
- Italia 2010.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 2 aprile 2010.
MYMONETRO
Sul mare
valutazione media:
2,93
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Beati i giovani di D' Alatri impegnati e innamorati
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Alessandro D' Alatri è un regista che nel cinema italiano canta fuori dal coro. Magari con un eccesso di compiacimento, gli piace fare l' outsider. Non nel senso del vittimismo, piuttosto della combattività solitaria. Ma effettivamenteè uno che cammina per conto suo anche nel lodevole senso di cercare, tentare, provare strade nuove, con relativi rischi. Qualche volta siè rotto la testa: l' ambiziosoI giardini dell' Eden con Kim Rossi Stuart. È interessante quello che dice nella videointervista di Chiara Ugolini che trovate sui siti di Repubblica tv e Trovacinema. Dice che gli sta a cuore rincorrere instancabilmente il punto di conciliazione e di equilibrio tra "contenuto" e "intrattenimento". Ispirandosi, dice, alla lezione di nostri classici come La Grande Guerra, Tutti a casa, Una vita difficile. In tanti lo dicono, obietterete, e ci provano. Convincente è l' esempio che fa il regista e che faremmo anche noi perché è vistosamente la chiave del film. Tratto dal romanzo di Anna Pavignano "In bilico sul mare" (edizioni E/O) Sul mare è, in primo piano, una storia d' amore tra due giovanissimi. Ma non senza spunti e scorci sintomatici del tempo che viviamo, riferimenti alla realtà sociale. Riesce, senza forzature e in modo credibile e fluido, a integrare la vicenda di cuore, portante, con una toccante maniera di trattare la questione della precarietà e della clandestinità del lavoro, della sicurezza e degli incidenti nei cantieri: del lavoro nero e delle morti bianche. Termini antitetici: chissà perché, si fa dire al giovane protagonista, le morti provocate dal lavoro nero sono bianche? Forse, dice D' Alatri, dietro l' apparente innocenza lessicale è contenuta un' autoassoluzione dei responsabili. Comunque, ecco la forza dell' esempio, intorno a questo nodo narrativo, che contiene in sé gravità e sorriso, dramma e commedia, il regista mette in pratica la sua idea di coniugare il traino dell' intrattenimento con la densità del contenuto. Principio facile da enunciare, perfino ovvio e banale, ma difficile da perseguire e soprattutto realizzare. Allo stesso modo potrebbe risultare logora, consumata, la dinamica sentimentale che fa incontrare e appassionare, ma senza un vero futuro a causa della distanza di classe, un ragazzo semplice nato e cresciuto nell' isoletta di Ventotene (quella che già Virzì in Ferie d' agosto rese protagonista, ma qui fotografata in modo speciale da Alessio Gelsini Torresi) con una coetanea turista borghese e intellettuale venuta dal nord. (Complimenti per la scelta e la resa dei due interpreti Dario Castiglio e Martina Codecasa). Però D' Alatri sa riempire di nuova vita questo cliché (sullo sfondo remoto anche "Stromboli" di Rossellini?), e non solo perché inverte i ruoli del maschio che seduce e molla, e della femmina che subisce le pene d' amore. C' è qualcosa di commovente nell' innocenza del ragazzo che crede di aver trovato l' amore "fatto di desiderio, fiducia, sincerità". E nel rinnovare l' eterna disputa tra assoluto ed effimero propria dell' età giovanile.
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