rita branca
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domenica 12 aprile 2015
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“potrebbe capitare anche a noi” di rita branca
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À Bout Portant (2010) film di Fred Cavayé con Gilles Lellouche, Ro-schdy Zem, Gérard Lanvin, Elena Ananya, Mireille Perrier, Claire Pérot,
Moussa Maaskri, Pierre Benoist, Valérie Dashwood, Virgile Bramly, Nicky Naudé, Grégoire Bonnet, Brice Fourniert, Max Morel, Arnaud Maillard
Thriller altamente adrenalinico, ambientato a Parigi, con inseguimenti mozzafiato nei meandri della metropolitana, ben recitato e ben diretto, davvero piacevole nella sua realizzazione equilibrata.
La vita armoniosa di Nadia e Pierret, una coppia innamorata in attesa del primo figlio, a rischio di parto prematuro a un mese e mezzo dal termine, si incrocia casualmente, proprio come succede nella realtà, con la malavita ufficiale e con quella insospettabile di alcuni membri di una squadra di polizia disposta a tutto, inclusa l’eliminazione fisica di colleghi innocenti, pur di raggiungere i propri loschi obiettivi.
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À Bout Portant (2010) film di Fred Cavayé con Gilles Lellouche, Ro-schdy Zem, Gérard Lanvin, Elena Ananya, Mireille Perrier, Claire Pérot,
Moussa Maaskri, Pierre Benoist, Valérie Dashwood, Virgile Bramly, Nicky Naudé, Grégoire Bonnet, Brice Fourniert, Max Morel, Arnaud Maillard
Thriller altamente adrenalinico, ambientato a Parigi, con inseguimenti mozzafiato nei meandri della metropolitana, ben recitato e ben diretto, davvero piacevole nella sua realizzazione equilibrata.
La vita armoniosa di Nadia e Pierret, una coppia innamorata in attesa del primo figlio, a rischio di parto prematuro a un mese e mezzo dal termine, si incrocia casualmente, proprio come succede nella realtà, con la malavita ufficiale e con quella insospettabile di alcuni membri di una squadra di polizia disposta a tutto, inclusa l’eliminazione fisica di colleghi innocenti, pur di raggiungere i propri loschi obiettivi.
In una stanza d’ospedale, Pierret, nello svolgimento della sua professione d’infermiere, salva la vita ad Hugo Sartet, un delinquente ricoverato che ha involontariamente causato la morte di un motociclista e che ostacola i piani delittuosi di un commissario, inconsapevolmente trovandosi invischiato nella lotta cruenta fra due bande spietate, una delle quali non esita a rapire Nadia, per costringere il marito a favorire la fuga del degente.
L'opera, mai banale, ben costruita e ricca di suspense, con tutti gli ingredienti ben dosati: amore, corruzione, immoralità, lotta senza quartiere e inaspettate alleanze.
Bravi tutti i protagonisti, bravissimo e ammirevole il prestante Gilles Lellouche.
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guidobaldo maria riccardelli
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domenica 10 aprile 2016
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senza respiro per le vie parigine
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Si conferma Fred Cavayé, che dopo l'ottimo "Pour Elle" ribadisce il suo status di capace regista di genere, in grado di utilizzare con efficacia tutte le armi a sua disposizione,
Questo "À bout Portant", rispetto al predecessore, si caratterizza per un ritmo più continuo e serrato, fin dalla scena d'apertura; in aggiunta a ciò, il nostro indaga maggiormente gli intrecci all'interno delle forze dell'ordine, elementi cardine nello sviluppo delle vicende, assenti nell'opera del 2008: in ragione di ciò, possiamo catalogarlo, seppur non totalmente, all'interno della categoria dei polar, terreno di caccia tra i prediletti per i cineasti transalpini.
Riuscitissime le scene d'azione, caratterizzati adeguatamente i personaggi, molto solide le interpretazioni, specie quelle degli ottimi Gilles Lellouche e Roschdy Zem.
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Si conferma Fred Cavayé, che dopo l'ottimo "Pour Elle" ribadisce il suo status di capace regista di genere, in grado di utilizzare con efficacia tutte le armi a sua disposizione,
Questo "À bout Portant", rispetto al predecessore, si caratterizza per un ritmo più continuo e serrato, fin dalla scena d'apertura; in aggiunta a ciò, il nostro indaga maggiormente gli intrecci all'interno delle forze dell'ordine, elementi cardine nello sviluppo delle vicende, assenti nell'opera del 2008: in ragione di ciò, possiamo catalogarlo, seppur non totalmente, all'interno della categoria dei polar, terreno di caccia tra i prediletti per i cineasti transalpini.
Riuscitissime le scene d'azione, caratterizzati adeguatamente i personaggi, molto solide le interpretazioni, specie quelle degli ottimi Gilles Lellouche e Roschdy Zem.
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