La donna che canta

Ogni giudizio è per sua natura un giudizio parziale, così come ogni voto che ha come scala solamente cinque stelline non può avere un valore assoluto. È vero, probabilmente non mi sono soffermato abbastanza sull'aspetto tecnico e linguistico per un film che, senza alcun dubbio, punta di tutto e di più sul coinvolgimento emotivo di chi guarda. Se l'ho fatto è principalmente perché in 'La donna che canta' a mio avviso tutto soccombe sotto il peso schiacciante di un tour de force narrativo che non lascia spazio per interrogativi o zone d'ombra. Anzi, parlando davvero degli aspetti formali, mi pare che alcune scelte nella rappresentazione della violenza o nell'utilizzo delle musiche dei Radiohead siano sensibilmente ricattatorie piuttosto che stimolanti una riflessione onesta sull'umanità e la guerra. A dispetto infatti del buon successo di critica e della candidatura agli oscar, resto convinto del fatto che una ferita della storia contemporanea ancora così aperta e sanguinante richieda uno stile meno barocco e ridondante, uno sguardo più etico e meno concitato.Questa, ovviamente, la mia semplice opinione.Che non significa che il film non meritasse effettivamente una distribuzione più ampia e più spettatori. Il fatto che un film sia imperfetto non esclude mai che sia un film da vedere.Ciao e grazie,Edoardo Becattini