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Gli occhi incantati del bambino che esplorano il mondo con la curiosità e meraviglia di chi vuole imparare a vivere come i propri padri. L'anelito a ricongiungersi con il proprio passato ormai perduto, con le proprie radici, e la tristezza e la nostalgia che esitano da un impossibile ritorno al passato, che non esiste più se non nel nostro cuore. Con questo documentario/prova tecnica per un film ancora da definirsi conosciamo un inedito John Turturro che si avventura in Sicilia alla ricerca delle memorie lasciate dai propri antenati partiti per l'America, con in testa di fare un film qui ambientato qui, in cui interpreterà il ruolo di un puparo. Il lavoro ha una struttura frammentaria e un pò confusa, come un quaderno di appunti personali, interpretabili pienamente solo da chi li ha scritti, ma globalmente ha una sua compiutezza, che unita alla splendida fotografia, che ci restituisce una Sicilia meravigliosa anche nei suoi scorci meno da cartolina, offrono la promessa per un film forse meno 'americanata' del solito. Chissà, vedremo.
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