Con una tecnica essenziale ma non minimale, questo film descrive la spirale di deviazione che si attorciglia nella mente di un giovane psichicamente instabile. Un film di stati mentali, piu' che di accadimenti, di momenti di tensione, piu' che di dialoghi tesi. Una efficace ed interessante riproposizione, in chiave tutta psicologica, del classico tema attrazione-pulsione-devianza che gia' tanti altri film hanno affrontato ricorrendo a violenza e sadismo espliciti. Qui non c'e' compiacimento per il gesto violento, che non viene neppure lasciato intuire: l'azione deviata e' solo interiore e simbolicamente figurata da quella porta aperta, illuminata, che spinge protagonista e spettatore in uno stato di ansia irrazionale.
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Con una tecnica essenziale ma non minimale, questo film descrive la spirale di deviazione che si attorciglia nella mente di un giovane psichicamente instabile. Un film di stati mentali, piu' che di accadimenti, di momenti di tensione, piu' che di dialoghi tesi. Una efficace ed interessante riproposizione, in chiave tutta psicologica, del classico tema attrazione-pulsione-devianza che gia' tanti altri film hanno affrontato ricorrendo a violenza e sadismo espliciti. Qui non c'e' compiacimento per il gesto violento, che non viene neppure lasciato intuire: l'azione deviata e' solo interiore e simbolicamente figurata da quella porta aperta, illuminata, che spinge protagonista e spettatore in uno stato di ansia irrazionale. Il film poteva anche far a meno di sequenze in cui immagine ed effetto sonoro rompono la tensione, col piu' classico ed inaspettato scatto nervoso di paura: concessioni superflue alla corrente moda del "salto sulla poltrona". Film interessante perche' compatto e fluido, anche se sviluppato su di uno script dove le relazioni tra i caratteri sono palesemente forzate ed irreali, esclusivamente funzionali alla descrizione della devianza e delle sue "regole".
Una stella in piu' del meritato, perche' quest'opera riesce a distinguersi nella miriade di sciatti, violenti e convezionali films, tutti, chi piu' chi meno, figli o cloni di Psyco (1960)
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