Il cacciatore di aquiloni

Per una volta sono stato di fronte ad un film che diventa migliore se è stato letto il libro dallo spettatore. Infatti, come era da immaginartsi, la trasposizione cinematografica perde gran parte della poesia e della durezza del libro, ma sarebbe stato impossibile riuscirci, considerato la profondità in cui immerge la lettura del romanzo. Però, superata la delusione inevitabile che si prova con l'impatto visivo, chi ha letto il libro può integrare ciò che manca al film con le emozioni provate durante la lettura, può fare un lavoro personale di ricostruzione delle parti di romanzo che non sono neppure sfiorate (esempio tipico l'assenza del tentativo di suicidio del nipote), e trovare allora dei riferimenti nascosti agli stati d'animo ed alla psicologia dei personaggi che il film svela, per l'appunto, solo a chi conosce il romanzo. Certo che così il lavoro del regista è stato concluso solo a metà, ma resta un buon film, da vedere, e di questi tempi, con film spesso solo commerciali, è davvero già un buon motivo poer essere soddisfatti uscendo dal cinema. Una nota polemica: i commenti fini a se stessi quali 'lento e noioso', 'orrendo' o 'lentissimo' non aiutano certo a capire cosa non è piaciuto a chi li scrive, magari con qualche parola in più potrebbero aiutare i lettori di questo forum a condividere meglio quanto si vuole esprimere.