Bianco e nero

Commedia che offre allo spettatore con intelligente ironia una galleria di luoghi comuni che "crocifigge" noi tutti alla croce del razzismo che pervade la società ma anche alla falsa apertura verso il continente africano:apertura che si traduce in egoismo,pietismo e sfruttamento.Ma è una croce che inchioda anche l'altra parte,in un continuo gioco di specchi che dimostra come in realtà la differenza sia in chi guarda,indipendentemente dal colore di appartenenza.Esempio particolarmente incisivo ne è il fastidio del tradimento dovuto al colore dei rispettivi amanti,che dice tutto.Fin qui benissimo.A questo punto lo spettatore si aspetterebbe che la presunta differenza trionfasse e che la nuova coppia resistesse alle paure invece no e qui sta la delusione (momentanea).Perché a ben riflettere,se la differenza non c'è (come la Comencini abilmente ci dimostra),che cosa mai avrebbe dovuto trionfare?Le inquadrature che ritraggono le due famiglie ricomposte ci riportano alla realtà,in un attimo.Talmente breve da sembrarci forzato,ma l'Italia è il Paese del Mulino Bianco,è raccapricciante ma è vero.La verità fa male.