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N io e Napoleone, ovvero il festival delle banalità. Sono sicuro che avrà un certo successo in Italia, ma il suo pubblico non è quello a cui piace il cinema, tra i meno pigri teledipendenti avrà sicuramente il suo seguito, il resto aspetterà il film al passaggio televisivo o su dvd infatti il prodotto in questione si presta benissimo per un consumo familiare (in famiglia) e mi sono a me oscure le motivazioni del divieto ai minori.
Io e Napoleone è il classico zuppone storico inodore e insapore.
Banalità ad iniziare dal cast, la bellona fa la parte della bellona (Bellucci) , il bello fa la parte del bello, il buffone fa la parte del buffo (Ceccherini) , nessuna scelta coraggiosa, nessuna emozione, uniche risate quelle del buffone che recita la parte di se stesso ovvero toscano, ridicolo e in cerca perenne di una donna (proprio come sull'Isola, non l'Elba ma quella dei Famosi).
Altre banalità in ordine di apparizione: lo scrittore tormentato e inappetente, la zitella petulante, il fratello maggiore severo, la serva innamorata del padrone, il popolo popolino, il sacrificato moralista fucilato...
Il finale poi è da film di serie B anni 50, quando i soldi per girare altre scene erano finiti e a una voce narrante veniva delegato il racconto delle sorti dei protagonisti. Giudizio critico: cipolle marce ... in faccia a Virzì.
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