ultimoboyscout
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venerdì 6 gennaio 2012
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un barcone tutto sommato veleggiante.
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Dirk Pitt è un avventuriero specializzato nel recupero di relitti ancorati in fondo a mari e fiumi. E' un moderno Indiana Jones in versione marinara, un pò gentleman e un pò furfante, che tra un'avventura e l'altra avrà modo di salvare anche la dottoressa Penelope Cruz che cerca di debelalre un virus diffuso nel nord dell'Africa. Blockbusterone gradevole, poco innovativo e troppo lungo ma di ottimo intrattenimento e dall'alto tasso di divertimento. Costato parecchio, si lascia guardare anche per le straordinarie locations, per un inseguimento in motoscafo particolarmente accattivante ed un buon utilizzo di effetti in digitale oltre al fatto di aver elevato il deserto del Sahara a protagonista assoluto del film.
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Dirk Pitt è un avventuriero specializzato nel recupero di relitti ancorati in fondo a mari e fiumi. E' un moderno Indiana Jones in versione marinara, un pò gentleman e un pò furfante, che tra un'avventura e l'altra avrà modo di salvare anche la dottoressa Penelope Cruz che cerca di debelalre un virus diffuso nel nord dell'Africa. Blockbusterone gradevole, poco innovativo e troppo lungo ma di ottimo intrattenimento e dall'alto tasso di divertimento. Costato parecchio, si lascia guardare anche per le straordinarie locations, per un inseguimento in motoscafo particolarmente accattivante ed un buon utilizzo di effetti in digitale oltre al fatto di aver elevato il deserto del Sahara a protagonista assoluto del film. Nonostante Pitt sia più un mero mercenario e che McConaughey non faccia nulla per farlo apparire simaptico (forse perchè proprio l'attore non lo è), ci si affeziona al personaggio anche grazie alle atmosfere esotiche e alla facciata ecologista della pellicola. Prima parte migliore, la seconda passa ad una spy-story che non c'entra molto col tenore del film, che rimane comunque su livelli più che accettabili con il alto umoristico affidato a un discreto Steve Zahn (persino lui!) Seconda apparizione cinematografica di Pitt dopo quella ben poco riuscita del 1980 con "Blitz nell'oceano". Cussler, inventore del personaggio, pare però non aver gradito troppo. I suoi libri sono ben altra cosa rispetto a questi filmetti leggeri e innocui.
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renato c.
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lunedì 25 febbraio 2013
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un bel film d'avventure
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Un bel film d'avventura e e spettacolo stile "Indiana Jones" che porta sullo schermo un romanzo di Clive Cussler col suo personaggio preferito "Dirk Pitt". Ho letto alcuni romanzi di Cussler e li ho trovati tutti molto piacevoli da leggere! Peccato che siano stae poche le trasposizioni cinematografiche!
Anche qui, come in "Indiana Jones", non mancano i colpi di scena, le scene d'azione portate al paradosso, la bella dottoressa Penelope Cruz, i soliti cattivi odiosi (bianchi e neri) ed il buon nativo (nero) amico salvavite! Alla fine lo scontato "happy end" in luogo esotico! E chi non lo vorrebbe un finale così in un simile paradiso insieme a Penelope Cruz!
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elgatoloco
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lunedì 20 novembre 2017
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apprezzabile, come anche cussler
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Clive Cussler è scrittore"commerciale"ma non banale, capace di fondere avventura, suspense(non troppo catica, però)e un minimo di geografia oltre anche a qualche riflessione"ecologica", per quanto possibile. Idem nel film di Breck Eisner del 2005, complessivamente riuscito(l'avrei"prosciugato"un po'ma...)nel quale un'ottima fotografia, capace di immortale il deserto, sempre che non lo vogliamo leggere in chiave biblica si fonde con l'azione(a tratti, ma solo a tratti, sembra di essere tornati alle atmosfere di"Indiana Jones"), l'avventura, dove la sorpresa(le sorprse al plurale, meglio)si fonde con nuove situazioni e nuovi luoghi, dove anche l'"altro"ha a che fare con il già conosciuto, pur se in altra forma, dove.
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Clive Cussler è scrittore"commerciale"ma non banale, capace di fondere avventura, suspense(non troppo catica, però)e un minimo di geografia oltre anche a qualche riflessione"ecologica", per quanto possibile. Idem nel film di Breck Eisner del 2005, complessivamente riuscito(l'avrei"prosciugato"un po'ma...)nel quale un'ottima fotografia, capace di immortale il deserto, sempre che non lo vogliamo leggere in chiave biblica si fonde con l'azione(a tratti, ma solo a tratti, sembra di essere tornati alle atmosfere di"Indiana Jones"), l'avventura, dove la sorpresa(le sorprse al plurale, meglio)si fonde con nuove situazioni e nuovi luoghi, dove anche l'"altro"ha a che fare con il già conosciuto, pur se in altra forma, dove...ogni sorpresa rimanda a sensazioni conosciute ma in forma assolutamente diversa. La"fiaba"ecologica qui rintracciabile, che è la "fabula"centrale , volendo, di film e romanzo, si contorna di tante avventure, di varie situazioni diverse che si sovrappongono, di diverse ispirazioni, dove la denuncia, pe rex., delle dittature africane, si accompagna però alla non meno forte denuncia delle responsabilità statunitensi, occidentali e comunque"multinazionali"di quanto deturpa il paesaggio, arrivando però persino ad uccidere nei paesi un tempo definiti"in via di sviluppo". Interpreti adatti/e, da Penelope Cruz a Matthew Mc Conaughey a Steve Zahn a Lambert Wilson, tutti/e in parte e comunicanti(atti/e cioè a "creare"una"communio"spettacolare, almeno nella situazione specifica del film)sono decisamente funzionali a un film piacevole, a tratti"divertente"nel senso di atto a far sognare, capace però poi di riportare con i"piedi per terra", faceendo ritrovare la durezza della realtà dello sfruttamento e dell'oppressione economico-politica(esemplificata nella figura del ditattore). El Gato
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giulio andreetta
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giovedì 16 luglio 2020
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gradevole film d''azione
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Un film non troppo ambizioso, che riesce comunque a creare una certa suspense nello spettatore, soprattutto per la bella fotografia. Interessante l'idea di intersecare un cinema che racconta un'epidemia con la classica trama d'avventura, e la ricerca di un tesoro nascosto in una nave sepolta nel deserto. Matthew McConaughey, sempre credibile nella recitazione, sfoggia anche qui un completo controllo del corpo in numerose scene d'azione. Lo stesso può dirsi per la prova di Penelope Cruz, che interpreta una dottoressa in modo piuttosto realistico. La parte tecnica ed effettistica è curata con molta attenzione, e sicuramente tutto ciò ha richiesto un notevole dispendio di energie e maestranze.
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Un film non troppo ambizioso, che riesce comunque a creare una certa suspense nello spettatore, soprattutto per la bella fotografia. Interessante l'idea di intersecare un cinema che racconta un'epidemia con la classica trama d'avventura, e la ricerca di un tesoro nascosto in una nave sepolta nel deserto. Matthew McConaughey, sempre credibile nella recitazione, sfoggia anche qui un completo controllo del corpo in numerose scene d'azione. Lo stesso può dirsi per la prova di Penelope Cruz, che interpreta una dottoressa in modo piuttosto realistico. La parte tecnica ed effettistica è curata con molta attenzione, e sicuramente tutto ciò ha richiesto un notevole dispendio di energie e maestranze. Tuttavia la visione di questa pellicola probabilmente non è destinata a lasciare molte tracce nello spettatore, a causa del fatto che il taglio del film ricalca quelli che possono essere i classici e sperimentati modelli del cinema d'azione. 3 stelline.
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