Komodo vs. Cobra

In una remota isola del Pacifico il Governo Americano sta effettuando test segreti sugli effetti di raggi altamente radioattivi, ma qualcosa va per il verso sbagliato e l'esperimento si trasforma in tragedia. Un drago di Komodo e un Cobra reale, sottoposti alle radiazioni, crescono a dismisura, devastando il laboratorio e incominciando a seminare morte e distruzione sull'intera isola. Nessuno potrà fermare la loro furia distruttrice e quando le risorse saranno agli sgoccioli lotteranno tra loro per la conquista del territorio. Partiamo dal presupposto che i famigerati test a raggi radioattivi si possano effettuare: può risultare vera l'ipotesi dell'ingrandimento di animali e piante? Qualche dubbio che nella pellicola non viene trattato. E' proprio questo neo, insieme agli effetti speciali poveri e ai personaggi stereotipati del genere che rendono Komodo Vs. Cobra un qualsiasi prodotto televisivo partorito dal regista Jim Wynorski e lo sceneggiatore William Monroe. Sembra che Wynorski, abile regista di pellicole a low budget che negli anni '80 diventavano dei cult, si sia ridotto ultimamente a dirigere e sceneggiare prodotto tv con gli stessi soggetti e le stesso location con l'intento di riportare alla luce le pellicole della Sci-Fi orrorifica di Roger Corman; suo complice in veste di produttore nelle sue prime pellicole d'esordio. Nulla di nuovo, flashback inutili, sangue a livello zero, creature apprezzabili solo per l'impatto allo spettatore ma non per la cura dei particolari della fisionomia fisica e cast dove solo Michael Parè è il vero re dell'azione. Solo per appassionati del genere.