Roberto Silvestri
Il Manifesto
«Il verbo si fa pericolosamente carne» in un racconto di Joseph Conrad, Il ritorno, punto di partenza del primo film, invitato in gara a Venezia, di Patrice Chereau (scritto con Anne Luise Trividic, dopo Intimità e Son frere). È Gabrielle, duetto da camera, anzi guerra civile, anzi parodia della coppia etero e dei suoi giochetti sado-sado, tra Isabelle Huppert e Pascal Greggory, tra la donna, maestra in emozioni ribollenti, che intuisce e istruisce una direzione di fuga per ritrovare il corpo, e ciò le basta, e l'uomo borghese eterosessuale, dunque incapace di passioni, moderate o estreme, almeno fuori dalla Borsa, ma ottimo edificatore di tombe per (con)viventi. [...]
di Roberto Silvestri, articolo completo (2548 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 6 settembre 2005