Lietta Tornabuoni
La Stampa
Una festa di matrimonio in un villaggio minerario non lontano da Mosca serve a Pavel Lounguine, russo francesizzato, per raccontare la Russia contemporanea senza troppo pessimismo. Tra gli invitati o gli imbucati alle nozze ci sono vecchi che non prendono la pensione da sei mesi; minatori senza salario da sette mesi che vedono arrivare i soldi come chi assista a un miracolo; giovani che “sognano di diventare criminali come prima sognavano di entrare nel partito”. Ci sono il ricco gangster ex amante della sposa che insiste a volersela riprendere (lo apostrofano con ostilità, “Rockefeller dei miei coglioni, Stakanovista del capitalismo”); i poliziotti scemi pronti a farsi corrompere, gli ubriachi, le ragazze in minigonna e gli anziani scandalizzati. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2062 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 5 Gennaio 2001