shingotamai
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venerdì 21 luglio 2017
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nessuno è perfetto
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Sboccia l'amore tra un Boss e un Maggiore dei Carabinieri, a causa di un trapianto di cornee.
C'è una certa simpatica ironia di fondo ma complessivamente la sceneggiatura non riesce a fare il salto di qualità.
Ad un certo punto ci si affeziona di più ai personaggi di contorno,come Batman,Sandokan,la disperata madre del camorrista ed uno psicopatico Caccavale, che indubbiamente andava sfruttato molto di più.
L'amore tra i due protagonisti difatto non è convincente,anche con toni scherzosi, in una commedia di puro intrattenimento che strappa qualche risata ma nulla di più.
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eugen
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giovedì 2 marzo 2023
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bella commeida, ma... il napoletano e''una lingua..
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"AMore a Prima vista"(Vincenzo Salemme, anche autore del soggetto e della scneggiatura, 1999)che qui realizzanva il suo secondo film, ci parla di un trapianto di cornea(occasione di partenza della commedia), dove la cornaa donata al figlio del boss era quella della defunta moglie del maggiore dei carabinieri, di cui(nel sogno, beninteso)l'uomo si innamora. Il fatto e'che ,svegliatosi e accortosi del fatto che si trattava di un sogno, entra un giovane carabinere che pero'si scusa di essere netrato in una stanza d0opsedale , ma il paziente di recnete operato dice:"Che pccato", come dire che la "tendenza" e'' ormai invalsa. e il filmm, dopo aver scherzato sui pregifuizi omofobi, si chiude con una solenne dichiarazione di accettazione da parte di"Sciupafemmine"come veninva chiamato decisamente prima dell0operazione.
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"AMore a Prima vista"(Vincenzo Salemme, anche autore del soggetto e della scneggiatura, 1999)che qui realizzanva il suo secondo film, ci parla di un trapianto di cornea(occasione di partenza della commedia), dove la cornaa donata al figlio del boss era quella della defunta moglie del maggiore dei carabinieri, di cui(nel sogno, beninteso)l'uomo si innamora. Il fatto e'che ,svegliatosi e accortosi del fatto che si trattava di un sogno, entra un giovane carabinere che pero'si scusa di essere netrato in una stanza d0opsedale , ma il paziente di recnete operato dice:"Che pccato", come dire che la "tendenza" e'' ormai invalsa. e il filmm, dopo aver scherzato sui pregifuizi omofobi, si chiude con una solenne dichiarazione di accettazione da parte di"Sciupafemmine"come veninva chiamato decisamente prima dell0operazione. Un'accenttazione non soko"tollerante"di cio'che dovrebbe essere , appunto, non solo"tolllerato"ma accettato senza poroblemi, incodizionatamente. Salmme, qui alla sua seconda regia, realiza qui un film di solido impaitnao teatrlae, che deriva dalla sua esperienza teatrale(aveva lavorato con Eduardo De Filippo e la sua compagnia), purtorppo in parte in natoletano stretto , sicche' allo spettatore ignaro di tale lingua(nnonostane sia stato varie volte a Napoli anche per lavoro non ho mai imparato nulla e anzi non capisco per nulla la lingua, di cui mi manca anche la conoscenza passiva, che pure e'il principio dell'apprendimento linguistico, come moto).Il sogno percorre tutto il fom o quasi e viene gestito egregiamente, proprio sul piano drammaturgico, C0e'anche i tratto poetico, come la fuga sul cavallo del maggiore e del suo amato, dopo che quesi, borghesemnete, ha iimpalmtao la sposa borghesemnete(anche nel clan criminale evidentemente valgono tali "regole"...)propostagli e da lui a suo tempo amata. Protaognisti lo stesso Salemme e Maurzio Casagrande(il maggiore), con il simaptico"cortege"di Bigio Izzo, Carlo Bucciorosso e in una caratterizzazione riuscita Enzo Cannavlae. ANche la presenza femminile, in un film"a mschile"(per il tema trattato in extenso)e'nurtiraa da Tosca d'qAquino(la dontatrice), A Mandala Tayde aLinda Moretti(La madre del"sog
nanore"trapiantato: Eugen
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