Cube - Il cubo

Il senso vero del film è proprio l'inquietudine angosciante e claustrofobica (non si sa chi li abbia imprigionati lì, e perché lo abbia fatto), la quale dà a Cube più chiavi di lettura, più spessore narrativo, più corde da toccare nell'animo dello spettatore e gli consente, in ultimo, di volare alto senza scadere nelle solite banalità dei film complottisti stile spy-story. Metterci dietro la solita struttura occulta para-governativa in vena di esperimenti militari (la Izon del sequel Hypercube) avrebbe tremendamente banalizzato la storia, e lo stesso dicasi per le atmosfere orwelliane del prequel Cube Zero che, peraltro, sembrano copiate pari pari da Brazil di Terry Gilliam.Così come splendida e per nulla banale (anzi, proprio l'opposto) è l'assenza assoluta di visione del mondo esterno, raffigurato ora con il nero impenetrabile della stanza che affaccia sul lato interno dell'involucro, ora con il bianco accecante (e altrettanto impenetrabile) del ponte verso il mondo esterno (che il solo Kazan, essere semplice e ingenuo, riuscirà a raggiungere).