Frankenstein di Mary Shelley |
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Un film di Kenneth Branagh.
Con Robert De Niro, Kenneth Branagh, Helena Bonham Carter, Tom Hulce, Hugh Bonneville.
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Titolo originale Mary Shelley's Frankenstein.
Horror,
Ratings: Kids+16,
durata 130 min.
- USA 1994.
- Sony Pictures Italia
uscita venerdì 10 febbraio 1995.
MYMONETRO
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Coinvolgente e affascinante
di Fabio T.Feedback: |
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giovedì 19 giugno 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dopo il successo del 'Dracula di Bram Stoker' (1992) magistralmente diretto da Francis Ford Coppola, sembrava necessario ripetere proponendo l'altra grande opera letteraria neogotica nata nell'amena villa Diodati (presso Ginevra) dalla penna di Mary Shelley, assieme a 'Il vampiro' di John W. Polidori, in quel funesto giugno 1816. Affidata la regia a un competente Kenneth Branagh (che interpreta un convincente Victor Frankenstein), affiancato da tecnici esperti e attori bravissimi (lodevoli Robert De Niro e Ian Holm), il risultato finale è senza mezzi termini cinema di altissima qualità dove ogni aspetto è curato fin nei minimi particolari, dalla sceneggiatura agile e coinvolgente alla fotografia suggestiva, dall'epicità delle musiche al fascino delle ambientazioni. La storia, abbastanza fedele all'opera di Shelley, ne muta principalmente gli elementi violenti e brutali che la scrittrice aveva cercato di non esasperare, ma che invece nel film divengono più espliciti e paurosi, offrendo momenti di terrore puro specie in alcune agghiaccianti scene finali. Numerosi gli spunti tematici, dal rifiuto della morte all'implacabile 'folle folla' (come qualcuno l'ha definita), dal cieco superomismo all'impietosa vendetta, dalla bioetica all'alienazione. Tutto insomma gioca a favore di un'opera nel complesso travolgente e struggente nel suo tragico evolversi. Attori di prim'ordine poi contribuiscono all'efficace resa di un film squisitamente neoromantico in cui Eros e Tanatos primeggiano su tutto fino alla distruzione e all'autodistruzione, concludendo in un definitivo catarsi fisico-emotivo suggellato dai ghiacci del nord dove l'intera storia si apre e si chiude. 'E ora dove andiamo, signore?' - chiede uno dei personaggi al suo capitano esploratore alla fine di tutto - 'A casa.'
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