fabrizio cirnigliaro
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lunedì 25 ottobre 2010
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la gente è stupida
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Phil Connors (Bill Murray) è un meteorologo televisivo, si deve recare a Punxsutawney, una cittadina dove ogni anno si celebra il giorno il della marmotta: rimane però bloccato in un circolo temporale, quando la mattina si sveglia è sempre il giorno della marmotta - il 2 Febbraio - e lui è sempre nello stesso Bed & Breakfast
Tutti gli abitanti della cittadina ripetono ogni giorno le identiche azioni e battute, quel giorno si ripete all'infinito, diventando presto un inferno per il cinico meteorologo
Ricomincio da capo è una commedia che offre molti spunti di riflessione. Phil in un primo momento cerca di approfittare della situazione per soddisfare certi suoi interessi. Riesce a conquistare donne senza troppe difficoltà, a rubare del denaro da un furgone portavalori, tutte le azioni che compie non avranno conseguenze.
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Phil Connors (Bill Murray) è un meteorologo televisivo, si deve recare a Punxsutawney, una cittadina dove ogni anno si celebra il giorno il della marmotta: rimane però bloccato in un circolo temporale, quando la mattina si sveglia è sempre il giorno della marmotta - il 2 Febbraio - e lui è sempre nello stesso Bed & Breakfast
Tutti gli abitanti della cittadina ripetono ogni giorno le identiche azioni e battute, quel giorno si ripete all'infinito, diventando presto un inferno per il cinico meteorologo
Ricomincio da capo è una commedia che offre molti spunti di riflessione. Phil in un primo momento cerca di approfittare della situazione per soddisfare certi suoi interessi. Riesce a conquistare donne senza troppe difficoltà, a rubare del denaro da un furgone portavalori, tutte le azioni che compie non avranno conseguenze. Lui ha la certezza della “non pena”, l'indomani si sveglierà nello stesso albergo, non dovrà rendereconto a nessuno delle sue azioni, se non alla sua coscienza, ma per lui la questione morale non è neanche da tenersi in considerazione.
Per raggiungere certi obiettivi ci vuole molto tempo e a Phil questo non manca. Per accattivarsi Rita impara i suoi gusti gastronomici, i versi dei suoi poeti francesi preferiti, ciò nonostante non riesce a conquistare il cuore della collega. Phil entrerà in una sorta di depressione e sarà proprio Rita a suggerirgli un modo per sfruttare al meglio tutto il tempo che ha a disposizione.
L'egocentrico meteorologo inizia a dedicarsi agli altri, salva delle vite, aiuta delle persone anziane, riuscendo comunque a dedicare anche del tempo per migliorare se stesso. Impara a fare sculture col ghiaccio e a suonare il pianoforte, tutte cose che non avrebbe minimamente pensato di fare nella sua vita precedente. Le buone azioni che compie Phil non servono a soddisfare un secondo fine, solo a rendere
Quell'unico giorno è diventato per lui tutto il suo mondo, e lui vuole solo rendere quel mondo un mondo migliore, la sua vita migliore, mettendo definitivamente da parte l'egocentrismo e il sarcasmo che lo contraddistinguevano.
Piuttosto insolito che la battuta più famosa della pellicola abbia poco a che vedere con l'argomento trattato, la condizione di malessere dell'uomo nella società moderna: si tratta invece una frecciatina ai mezzi di informazione.
Quando Rita fa notare a Phil che ricorrenze come quelle del giorno della marmotta sono legittimate perché godono dei favori del pubblico, Phil risponde che alla gente “piace anche il sanguinaccio, la gente è stupida!”
La mediocrità del giornalismo televisivo viene giustificata con i dati di ascolto, ma è davvero il giusto metro per valutare la qualità e il dovere dell'informazione televisiva?
Ci sono casi di cronaca in cui i mezzi di informazione riescono a tirare fuori il peggio pur di far ascolto. Sui muri di Avetrana compare una scritta, “Qui nn è Holliwood”, ma ormai è tardi, dopo la famosa diretta televisiva della Sciarelli la macchina “cerca scoop” è partita, citando Eric Cantonà
“Quando i gabbiani seguono il peschereccio è perché pensano che verranno gettate in mare delle sardine”
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kronos
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giovedì 26 agosto 2010
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frank capra vive!
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Ecco un raro quanto prezioso 'esemplare' di commedia contemporanea memore della lezione di Frank Capra.
Tutto risulta all'altezza del modello di riferimento: la capacità di coniugare il fantastico con l'apologo morale, lo spirito agrodolce, l'ispirata direzione di tutto il cast, protagonisti e comprimari.
Letteralmente un film ... da vedere e rivedere!
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monnnyticia
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venerdì 11 febbraio 2011
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ottimo film
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Ottimo Bill Murray per una commedia che fa ridere ma ci insegna anche che infondo nella vita ripetiamo la stessa giornata all'infinito finchè non decidiamo noi di voltar pagina.
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fabal
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lunedì 3 dicembre 2012
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il singolare merito della ripetizione.
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Il 2 febbraio di ogni anno a Punxsutawney (Pennsylavnia) si tiene una singolare cerimonia chiamata "il giorno della marmotta", in cui il roditore predice la fine o il protrarsi dell'inverno. Il meteorologo Phil Connors viene inviato sul luogo per un servizio telegiornalistico... Poi la storia ricomincia da capo.
Ancor prima che in "Mi sdoppio in 4" Harold Ramis già si dimostra affascinato dalla duplicazione dell'individuo nello spazio e nel tempo.
Il soggetto di Danny Rubin è tanto originale quanto rischioso: al regista va l'indubbio merito di riuscire ad impostare un film che fa della ripetizione un punto di forza. Senza mai annoiare.
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Il 2 febbraio di ogni anno a Punxsutawney (Pennsylavnia) si tiene una singolare cerimonia chiamata "il giorno della marmotta", in cui il roditore predice la fine o il protrarsi dell'inverno. Il meteorologo Phil Connors viene inviato sul luogo per un servizio telegiornalistico... Poi la storia ricomincia da capo.
Ancor prima che in "Mi sdoppio in 4" Harold Ramis già si dimostra affascinato dalla duplicazione dell'individuo nello spazio e nel tempo.
Il soggetto di Danny Rubin è tanto originale quanto rischioso: al regista va l'indubbio merito di riuscire ad impostare un film che fa della ripetizione un punto di forza. Senza mai annoiare. Per farlo Ramis affida la dimensione istrionica all'usato sicuro Bill Murray, con cui già aveva lavorato in "Ghostbusters". E Murray si riconferma una macchina da guerra, vestendo dei panni che più calzanti non si può: la prima donna televisiva, un Phil Connors presuntuoso e saccente. La MacDowell comunque non sta a guardare, e con il suo faccino d'angelo fornisce fin dall'inizio il contraltare morale all'egocentrismo del protagonista: riuscire a conquistare il cuore della donna si rivelerà la corretta allegoria per l'immancabile lieto fine.
La trovata della ripetizione temporale viene ridotta ad astratta metafora dalle fattezze morali, ma è forse questo il pregio maggiore del film. Ad indagare scientificamente sulle anomalie temporali ci pensa molto meglio un "Doc" Emmet Brown: qui invece il "tempo" è di tutt'altra foggia. E' limite morale dell'individuo, intrappolato nei gineprai e negli isterismi della routine.
Partendo da questa riflessione il film è comunque piacevole, avvincente e dall'ironia sopraffina. Da antologia la gag con lo psichiatra. E con il chiaro merito di non lasciare l'amaro in bocca a uno spettatore che, alla conclusione, non sente il bisogno di ulteriori spiegazioni oltre alla forza liberatrice dell'amore.
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samanta
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martedì 27 febbraio 2024
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come è bello vivere ...
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Uscito nel 1993, il film è una commedia sentimentale "brillante" con risvolti comici ma anche con spunti drammatici, la vicenda si svolge in un'atmosfera reale e nello stesso tempo fantastica , per intenderci tipo Avvenne domani di René Clair o Il fantasma della signora Muir di Manliewicz. Il regista è Harold Ramis (Terapie e pallottole, Club Paradise) che è pure attore (Ghostbusters, Il sentiero dei ricordi), qui anche cosceneggiatore con Danny Rubin.anche cosceneggiatore.
Phil Connors (Bill Murray) è un meteorologo tv, come tutti gli anni il primo febbraio si reca in una piccola cittadina per il "Il giorno della marmotta" che si svolge il giorno seguente, dal comportamento della marmotta si avranno previsioni sull'arrivo della primavera, lo acomapagnano una collega Rita (Andie MacDowell) e un tecnico Larry (Chris Elliot), Phil è scontento del suo lavoro, lo fa malvolentieri, è un uomo cinico e ipercritico e detesta l'ambiente di una piccola città.
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Uscito nel 1993, il film è una commedia sentimentale "brillante" con risvolti comici ma anche con spunti drammatici, la vicenda si svolge in un'atmosfera reale e nello stesso tempo fantastica , per intenderci tipo Avvenne domani di René Clair o Il fantasma della signora Muir di Manliewicz. Il regista è Harold Ramis (Terapie e pallottole, Club Paradise) che è pure attore (Ghostbusters, Il sentiero dei ricordi), qui anche cosceneggiatore con Danny Rubin.anche cosceneggiatore.
Phil Connors (Bill Murray) è un meteorologo tv, come tutti gli anni il primo febbraio si reca in una piccola cittadina per il "Il giorno della marmotta" che si svolge il giorno seguente, dal comportamento della marmotta si avranno previsioni sull'arrivo della primavera, lo acomapagnano una collega Rita (Andie MacDowell) e un tecnico Larry (Chris Elliot), Phil è scontento del suo lavoro, lo fa malvolentieri, è un uomo cinico e ipercritico e detesta l'ambiente di una piccola città. Il mattino svolto il servizio il team decide di ritornare ma una tempesta di neve li blocca nella cittadina dove passano la notte. Phil al mattino si sveglia , ma si ritrova di nuovo al 2 febbraio, come se nulla fosse avvenuto. Ovviamente si crede ammalato, ma tutto succede di nuovo come il primo giorno, i medici non danno una spiegazione e quel 2 febbraio si ripete ossessivamente innumerevoli volte, Phil non riesce ad uscire dall'incantesimo,ne sarà capace quando riuscirà ad essere utile agli altri e ad innamorarsi, (contraccambiato) di Rita, finalmente si risveglierà il 3 febbraio con accanto la ragazza.
Gli anni '90 portarono gli ultimi sussulti di una buona cinematografia USA (tra i film originali: basti citare: Truman Show, Forrest Gump, Basic Instinct ...), che negli anni 2000 si autopunì con una valanga di film tratti dai fumetti (Marvel & company) con una straordinaria espsosizione esposizione di effetti speciali ovvvero dettati da Politically correct. Solo negli ultimi anni si è avuto un certo risveglio (La La Land, Dunkirk, Get out, Barbie, Oppenheimer ...). Il film ebbe durante la sua realizzazione un contrasto tra il protagonista Bill Murray e il regista e sceneggiatore Harold Ramis il primo voleva fare un'interpretazione comica il secondo voleva sottolineare l'aspetto drammatico della vicenda, per sanare i contrasti, che però determinarono l'interruzione dei loro rapporti, intevenne come cosceneggiatore Rubin. A mio giudizio la soluzione a cui si arrivò è cinematograficamente perfetta, il film si dipana da un momento iniziale comico, quasi farsesco, per poi scivolare nella drammaticità dell'imprigionamento nel tempo che porta alla disperazione e al suicidio (che non serve tanto il giorno si ripete), ma alla fine l'accettazione della situazione permette a Phil di imparare tante cose, talvolta di approfittare anche a fine sessuali, soprattutto il ripetersi del giorno serve a imparare e a conoscere le persone, in questo modo Phil riesce a fare del bene agli altri utilizzando opportunamente il tempo, trasformando così la propria personalità. Phil era un uomo cinico, presuntuoso che viveva annoiato, diventerà attraverso diversi stadi un altro uomo con il proprosito di vivere con Rita in quella piccola città. Involontariamente (come d'altra parte in tanti film: Via con il vento, Casablanca, Sabrina ...) i contrasti durante la realizzazione fanno alla fine bene al successo del film sia dal punto di vista della critica che commerciale, un film che ha una morale convincente: si deve uscire dal proprio gusto affrontando in modo positivo il prossimo. Bill Murray dimostra un talento notevole interpretando un personaggio con tante sfaccettature, ma un plauso merita anche Andie MacDowell un'attrice completa con una bellezza tranquilla (Sesso, bugie e videotape, 4 matrimoni e un funerale, Green card).
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andrea alesci
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mercoledì 22 luglio 2015
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quei temporali repetita iuvant per capire la vita
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Come una bufera inattesa, la vita del meteorologo Phil Connors (Bill Murray) subisce un’imprevedibile sferzata a Punxsatowney, Pennsylvania. In viaggio da Pittsburgh con il cameraman Larry (Chris Elliott) e la giovane produttrice Rita (Andie MacDowell) per raccontare su Canale 9 l’ennesimo Festival della Marmotta (Groundhog Day, titolo originale del film).
Stanco della routine che ogni anno lo porta in quella sperduta cittadina per sapere se la marmotta Phil (coincidenza nominale o segno del fato?) annuncerà o meno il protrarsi dell’inverno, Phil Connors dovrà arrendersi all’inevitabilità d’una tormenta di neve che lo blocca lì.
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Come una bufera inattesa, la vita del meteorologo Phil Connors (Bill Murray) subisce un’imprevedibile sferzata a Punxsatowney, Pennsylvania. In viaggio da Pittsburgh con il cameraman Larry (Chris Elliott) e la giovane produttrice Rita (Andie MacDowell) per raccontare su Canale 9 l’ennesimo Festival della Marmotta (Groundhog Day, titolo originale del film).
Stanco della routine che ogni anno lo porta in quella sperduta cittadina per sapere se la marmotta Phil (coincidenza nominale o segno del fato?) annuncerà o meno il protrarsi dell’inverno, Phil Connors dovrà arrendersi all’inevitabilità d’una tormenta di neve che lo blocca lì. Ed è in questa situazione di stallo che il perfetto meccanismo architettato da Danny Rubin e Harold Ramis (regista) scatta implacabile come il tempo, che diventa invisibile figura e dalle 6 di mattina carceriere di Phil Connors entro un 2 febbraio che solo per lui continua a ripetersi incessante.
Eccolo là: un Sisifo con le fattezze di Bill Murray e l’arguzia tagliente di un personaggio senza via d’uscita. Ogni giorno per Phil Connors è sempre lo stesso 2 febbraio, lo stesso Groundhog Day. Dunque, nessun domani e l’intuizione di poter fare tutto senza conseguenze: in prigione per guida spericolata, colazione pantagruelica, un pugno al vecchio compagno di scuola. Risultato: nessun guaio, perché domani sarà ancora il 2 febbraio.
Inizia così il gioco di Phil alle spalle del tempo, un gioco nel quale lui è il mascalzone che abborda belle ragazze, ne profitta per saccheggiare facilmente il portavalori, compra auto di lusso, viola le convenzioni sociali andando al cinema con poncio da Bronco e una 20enne in tenuta da coniglietta di Playboy.
Inconsciamente però vuole conquistare la giovane Rita. Ogni giorno Phil impara qualcosa su di lei, cerca di costruire l’artificio di un amore duraturo; eppure, a dispetto dell’incredibile tenacia, nel ripetersi infinito della medesima giornata, Rita lo rifiuterà sempre. E allo scoccare della sveglia mattutina al ritmo di “I Got You Babe” ecco il nuovo vecchio Phil – ancor più cinico e amaro – tentare il suicidio schiantandosi giù da un dirupo dopo aver rapito la marmotta sua omonima. Ma l’indomani … è di nuovo nel letto della pensione ed è sempre il 2 febbraio.
Ogni tentativo di fuga è vano: non serve pugnalarsi, spararsi, impiccarsi, gettarsi nel vuoto, congelarsi, fulminarsi. Schiacciato nella pressa del tempo, l’unica alternativa è spiegare la situazione a Rita e cercare di convincerla a vegliare su di lui fino al mattino, nella speranza che tutto torni alla normalità. Ma la trappola temporale non lo molla, convincendolo all’ennesimo esercizio su se stesso. A un cambiamento che lo ingentilisce: impara a suonare il pianoforte, diventa uno scultore del ghiaccio, un amante della poesia. E decide di soccorrere quel vecchio che ogni mattina all’angolo chiede l’elemosina, scontrandosi però con quel destino di morte che ogni giorno – nonostante l’impegno di Phil – strappa alla vita l’anziano signore.
La morte. L’ennesima riflessione di una pellicola che con tono leggero sa colpire in profondo: e quello che vediamo prodigarsi per Punxsatowney, beh quello non è più lo stesso Phil di un po’ di 2 febbraio fa. Ha imparato a usare il tempo per amare le piccole cose della vita. E le iniziali artefatte cortesie diventano genuine, anima di quel Phil che ha trovato la sua felicità nel semplice abbraccio di un amore. L’amore di Rita, spalancato sul bianco mattino di un 3 febbraio che è già domani.
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iuriv
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lunedì 23 aprile 2018
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divertimento delicato.
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La coppia Ramis- Murray torna insieme, questa volta con Eagon dietro la macchina da presa. Lo scopo è quello di costruire una commedia leggera e altamente digeribile adatta a tutti.
La messa in scena di Ramis è essenziale e pare costruita apposta per dare spazio alla vena comica di Bill Murray e alla mimica del suo faccione.
E' un esperimento che riesce, perché il film si lascia guardare piacevolmente e offre i ritmi giusti per mantenersi sempre divertente.
Ma togliendo il primo strato superficiale, però, si può notare anche un tentativo di riflessione sull'alienazione della vita moderna, nella quale le necessità di carriera tendono a mangiarsi ogni cosa, lasciando le persone prive del tempo utile a godersi un po' la vita.
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La coppia Ramis- Murray torna insieme, questa volta con Eagon dietro la macchina da presa. Lo scopo è quello di costruire una commedia leggera e altamente digeribile adatta a tutti.
La messa in scena di Ramis è essenziale e pare costruita apposta per dare spazio alla vena comica di Bill Murray e alla mimica del suo faccione.
E' un esperimento che riesce, perché il film si lascia guardare piacevolmente e offre i ritmi giusti per mantenersi sempre divertente.
Ma togliendo il primo strato superficiale, però, si può notare anche un tentativo di riflessione sull'alienazione della vita moderna, nella quale le necessità di carriera tendono a mangiarsi ogni cosa, lasciando le persone prive del tempo utile a godersi un po' la vita.
Quindi il protagonista tenterà dapprima di approfittarsi della situazione (vive eternamente lo stesso giorno) dandosi alla pazza gioia. Poi, una volta realizzata l'impossibilità di costruire qualcosa di concreto cadrà in una forte depressione, per poi decidere di sfruttare il tempo a disposizione per migliorare se stesso e il proprio rapporto con gli altri.
Sullo sfondo una cittadina tranquilla popolata da gente semplice, che Murray sulle prime non sopporta, ma che diventerà simbolo di quel buon vivere che la sua situazione gli farà provare.
E poi c'è il rapporto con la produttrice, quella Andy McDowell chiamata a portare sullo schermo un personaggio pulito dai grandi sogni e dai forti ideali e che sarà la vera molla capace di far uscire il protagonista dalla sua strana prigionia.
Lieto fine assicurato. A tal proposito, se siete particolarmente allergici al miele è bene sottolineare che qui di glucosio ce né fin troppo.
Non un capolavoro del genere questo Ricomincio da Capo, tuttavia una pellicola che ha saputo lasciare il segno. Una visione rilassata se la merita ancora oggi.
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