Due contro la città

Penso sia uno dei film più strazianti, gonfio e positivo nei sentimenti che mi sia capitato di vedere. Che cosa significa il titolo "Due contro la città?" Si tratta di un'amicizia tra un ex detenuto ed un rieducatore, e la vera amicizia è una delle cose più belle della vita. Al di fuori di questo sentimento c'è il vuoto più totale. Due persone contro il mondo, quindi. Un mondo fatto di cattiveria, ipocrisia, crudeltà ed egoismo. Sul viso del rieducatore, ecco la maschera, piena di dignità e di vero cuore, dell'indimenticabile Jean Gabin. Un uomo profondamente pulito, che si adopera realmente per aiutare il prossimo, anche se questo è un ex carcerato, perchè ne intuisce la grande bontà di fondo e il desiderio di riscatto. Ed ecco uno dei personaggi incredibili di Alain Delon, così abile nel dare il suo volto al servizio degli ousiders della società, ma che sono tali perchè perseguitati dalla sfortuna, e che mantengono, comunque siano, un fortissimo senso morale. Questo attore, a mio avviso uno dei migliori nel panorama europeo, riesce a creare dei personaggi positivissimi, quasi degli eroi, da ladri, killers ed assassini. Il bisogno del riscatto morale è una realtà, e, nei suoi films, viene sempre fuori. Così come il cuore, la dignità offesa, il disperato bisogno di amicizia e di amore. E il vero senso della solitudine e del fato. Film tristissimo, ma grandissimo nei sentimenti. Delon ne è anche stato produttore. Penso dipinga sempre, in questi outsiders, qualcosa di se stesso. Prima di Eastwood e di Redford. Una grande lezione di cinema e, soprattutto, di vera umanità.