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Un operaio siciliano (Bud Spencer) viene ingiustamente incarcerato per omicidio. I suoi due figli, con l'aiuto di un avvocato, cercano prove dell'innocenza del padre.
Il regista utilizza gli stilemi del poliziesco per raccontare le attività mafiose nel nord Italia; in parte ci riesce, ma verso la fine cede troppo al melodramma e ad un troppo facile giustizialismo.
La scelta di utilizzare due bambini come protagonisti edulcora molto la pellicola, ma nonostante questo Lizzani fa emergere bene le dinamiche criminali e gli aspetti politici: il personaggio di Bud Spencer viene incastrato perché troppo vicino ai sindacati.
Interessante anche l'uso di Torino, città operaia e caotica, come la più stereotipata delle città del sud.
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