Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Un titolo lungo, esornativo, da letteratura incipriata, ma un film brioso, di gusto, sempre in equilibrio tra la ricostruzione storica di un’epoca, di un costume e l’analisi smaliziata di un personaggio come Casanova, studiato solo nei suoi anni giovanili, quelli in cui (sulla traccia dei primi cinque capitoli del primo libro delle sue Memorie) il bambino malaticcio e l’abatino ambizioso non si erano ancora fatti sopraffare dal libertino quasi leggendario.
Un’epoca, dunque, e un personaggio. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (3505 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 30 ottobre 1969