I cavalieri del nord ovest

è difficile valutare oggi un film del 1949 e per di più un western. Gli USA sono appena usciti vincitori dalla guerra mondiale e pensano di poter indottrinare tutto il mondo con i loro usi e costumi. Così anche gli Indiani che, oltre ad essere "cattivi", sono anche imbecilli, tanto da farsi rubare i cavalli necessari alla battaglia del giorno dopo da uno sparuto manipolo di soldati (ma sono americani!), loro che invece sono circa un migliaio! I dialoghi sono di quel periodo e non ci si può far nulla (oggi veramente banali, ma va bene), ma ciò che è veramente fastidiosa è la colonna sonora, terribile e inopportuna. Ma anche qui bisogna pensare a quegli anni, non lontanissimi dall'era del "Muto", dove la musica serviva a far capire la scena allo spettatore e ad indirizzarne le emozioni. Anche John Wayne (doppiaggio bruttino) non è al meglio e l'unico personaggio che si difende sempre bene è Victor McLaglen, nei soliti panni del sergente ubriacone, che però fa sempre (almeno) sorridere.