Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
È un’utopia, quella narrata in Lista d'attesa. D'altra parte, un'utopia non sempre vale l'altra. Alcune - la maggior parte? - amano le grandi parole e i rulli dei tamburi, e al loro suono combinato si danno da fare per mettere in marcia gli uomini e le donne, tesi alla metà e tutti bene allineati dietro un capo carismatico. Altre - la gran minoranza? - preferiscono toni e ritmi più trattenuti, più "ipotetici". Dunque, conviene domandarsi di quale tipo sia mai questa, che sta tutta dentro lo spazio angusto d'una stazione per corriere di linea, e che è tanto "discreta" da ridursi da sé alla dimensione d'un sogno, per quanto sognato da molti e insieme. [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (4654 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 17 dicembre 2000