Walter Veltroni
Il protagonista si chiama come me. Non me ne accorsi, Trent’anni fa, quando vidi il film. Trent’anni sono tanti, eppure questo film lo ricordo perfettamente. Il protagonista è uno dei miei attori preferiti, Cary Grant. Se proprio dovessi scegliere come essere, attingendo al patrimonio cinematografico, prenderei gli occhi di Newman, le espressioni di De Niro, il fisico di Kevin Kostner, le gambe di Gene Kelly, i piedi di Fred Astaire e poi l’ironia di Peter Sellers, l’arte di arrabbiarsi di Jack Lemmon, la dolcezza di James Stewart, il passo di Walter Matthau, lo stile e la leggerezza di Cary Grant. [...]
di Walter Veltroni, articolo completo (1573 caratteri spazi inclusi) su 1988