Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Tra le opere maggiori che Primo Levi ha lasciato alla letteratura italiana c'è, senza alcun dubbio, «Se questo è un uomo», sulla sua deportazione ad Auschwitz, scritto nel '47. Nel '63, però, lo fece seguire da un testo egualmente importante, «La tregua», in cui meditava sulla propria vita dopo quell'orrore, riepilogando il viaggio fortunoso che, dopo la sua liberazione il 27 gennaio del 1945, lo aveva riportato a Torino da dove era partito, attraverso quella l'Europa, da Est ad Ovest. Il cinema, di quel testo, si era già occupato una volta con un film di egual titolo realizzato da Francesco Rosi con la collaborazione, per la sceneggiatura, di Tonino Guerra, Stefano Rulli e Sandro Petraglia. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2750 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 20 ottobre 2006