Il ritorno di Thomas Vintenberg alla festa in famiglia, a colori
di Roberto Silvestri Il Manifesto
Il cinema danese, di illustre passato e non solo per Dreyer, è stato rigenerato dalla generazione Dogma, macchina di forme e contenuti antipuritani e destabilizzanti, che, con uno stratagemma intelligente (e devitalizzando l'underground) ha creato una griffe speciale e inserito l'emarginata Copenhagen tra le eurotrangolazioni produttive pubbliche più adulte, innovative e redditizie. Uno degli esponenti di Dogma più apprezzati Festen è stato un successo mondiale 10 anni fa), Thomas Vintenberg, ha poi diretto film non fortunati in Usa ma ora torna, carico di esperienza global, in Danimarca per Riunione di famiglia, che è un Festen più colorato, sensazionalistico e da «operetta», più Goldoni che Ibsen insomma, tutto girato attorno al corpo debuttante di Oliver Mueller Knauer, bellezza vichinga, che è l'apprendista cuoco Sebastian, innocente oggetto del desiderio di due donne, Claudia e Maria, la prima che dovrebbe sposarsi a giorni e l'altra, una vecchia fiamma perduta, che per l'occasione, davvero speciale, si ripresenta riattivando voglie erotiche e emozioni sepolte. [...]
di Roberto Silvestri, articolo completo (2197 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 30 aprile 2009