Adelio Ferrero
Cinema Nuovo
L'interesse di Una vita violenta dipende dal fatto che il film di Heusch e Rondi non rientra certamente nel diffuso filone delle facili e sospette varianti pasoliniane care a certo cinema italiano. Intatti non ci troviamo di fronte né alla esaltazione estetistica del vitalismo e della "libertà" del ragazzo di vita (il Bolognini de La notte brava), né al vagheggiamento patetico-crepuscolare della sua inerme solitudine (il Rossi di Morte di un amico), che sono poi i due risvolti di una stessa maniera. [...]
di Adelio Ferrero, articolo completo (4945 caratteri spazi inclusi) su Cinema Nuovo 2005