Mario Gromo
La Stampa
Nella Mitteleuropa dell'ultimo cinema muto Pabst seppe subito reagire ai vari espressionismi per affermare dapprima la necessità d'introspezioni psicologiche sempre più penetranti, e per affermare poi una libera parola di fraternità, contro ogni odio, contro ogni guerra. Dopo la lunga parentesi, fiacca o accademica, alla quale devono essere attribuiti Il dramma di Sciangai (1938), Jeunes filles en détresse (1939), Commedianti (1941) e Paracelsus (1943), Pabst torna ad uno dei suoi temi, la condanna dell'intolleranza. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (2695 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957