Mario Gromo
La Stampa
Per il tifoso di calcio esiste un raffinato supplizio: ed è l'ascoltare alla radio il resoconto di una partita importante, nella quale sia impegnata la squadra del cuore. La lenta voce lentamente descrive una minima parte di quello che succede sul campo e, soprattutto, di quello che potrebbe succedere; tutte le speranze e le più impossibili cabale che di volta in volta, a ogni calcio, nascono e si frantumano per poi di nuovo risorgere e naufragare infine nella più frenetica gioia o nella disperazione più tetra, dinanzi al velo di seta di un altoparlante brancolano nel buio, si trovano di fronte all'ignoto, non sanno dove posarsi. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (1484 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1 dicembre 1932
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