Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Una periferia squallida di una città italiana del Nord. Dei ragazzi attorno ai quindici anni. A scuola vanno contro voglia, la vita la vivono male perché alle spalle hanno famiglie cui non sanno e non possono chiedere aiuto. Alessandro, ad esempio, non ha mai conosciuto suo padre e in casa ha una madre premurosa ma via via sempre più afflitta da squilibri mentali. Uno dei suoi amici, Ferdi, invece è senza mamma e vive con un padre, ex operaio, che si è ammalato sul lavoro e, che ora, per sostenersi fisicamente e moralmente, si è dato all’alcool. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2415 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo