Fabrizio Liberti
Ciak
Volker Schlondorff, dopo alcuni anni di riflessione, torna sui corpi e sui luoghi del terrorismo tedesco, tracciando il percorso della diaspora di una terrorista dal suo arrivo in città per partecipare alla lotta armata, sino al tragico epilogo post-crollo del Muro. Il regista non si assegna il ruolo di giudice, ma attraverso una storia vera romanzata mostra lo sbriciolamento di un’utopia rosso sangue e le profonde contraddizioni di coloro che contribuirono a crearla. [...]
di Fabrizio Liberti, articolo completo (1329 caratteri spazi inclusi) su Ciak 2002