"Il 10 giugno 1940 alle 18, io entro da quella porta, sto portando un vassoio con il thè, lei come una furia mi salta addosso facendomi rovesciare tutto e mi grida: "Siamo in guerra!!! Siamo in guerra!!!" e mi dà....e mi dà un bacio qui, esattamente qui e io da allora ho pensato a cosa voleva dire quel bacio, perchè proprio a me, poteva darlo a suo marito, a sua figlia, a quello che puliva il giardino, invece no, proprio a me.....ma non è che mi sono separato da mia moglie per questo,eravamo già in disaccordo, e non voglio dire che mi sono illuso.....c'è una bella differenza tra una signora come lei e uno come me, però nella vita capita delle storie strane e un almeno ha bisogno di farsi un bell'incubo.... "Sogno" (afferma il ragazzo ndr)e adesso...hai visto anche te, fa finta di niente e non è che mi fa capire bene com'è la situazione fra di noi, e io non so come devo affrontare l'argomento"
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