Di sicuro non all'altezza di grandi film horror di grandi e rinomati registi alle prese con grandi risorse e attori altrettanto grandi, ma comunque un film da vedere senz'altro in compagnia per una serata speciale, ma anche da soli per sollazzarsi con qualcosa di diverso, che non lasci addosso lo sgradevole senso di malessere che certi film, fin troppo spaventosi e privi della stessa ironia di questo, provocano dopo la loro visione.
A differenza di quanto altre persone sostengono, trovo - come di solito accade in questo genere di film- che la parte più interessante sia costituita dai primi quaranta minuti, quando si sta nell'attesa di ciò che si scatenerà successivamente e lo spettatore è tenuto ben teso e attento davanti allo svolgersi degli eventi e di ogni minimo scricchiolio o inquadratura un po' inquietante; cose che in questo prodotto non mancano di certo, così come un minimo di prologo, che per lo meno ci dia il tempo di conoscere un po' i personaggi, ma anche di considerarli nella loro normale quotidianità, prima che abbia inizio la tregenda.
Certo, la tentazione di paragonarlo al più noto e classico del genere, La Casa, è forte, ma penso si farebbe torto al regista affermando che questo film ne sia una stentata imitazione; ritengo invece che non manchino elementi di originalità che, tuttosommato, vanno proprio a riempire quegli spazi che Raimi aveva lasciato vuoti; inoltre è anche maggiore il senso di intrappolamento e claustrofobia dei personaggi, inseguiti dai demoni, sebbene il tutto sia portato su di un piano quasi fantastico, tanto che il vagare disperato dei ragazzi in cerca dell'uscita dalla casa maledetta ricorda il giro della macchinina all'interno della casa dell'orrore del Luna Park; così anche le continue apparizioni dei demoni stessi, messi lì come a fare "Bu!" ,spuntando da dietro un angolo o una porta, e niente di più.
Una menzione particolare va anche alla felice intuizione di non scoperchiare tutti gli assi immediatamente dopo il risveglio del demone ( errore commesso da Raimi). La ragazza posseduta rimane buona buona e il regista fa molto bene, in questo caso, a tirarla un po' per le lunghe, assicurandosi di essere seguito dallo spettatore nello svolgimento dei fatti.
Il ballo satanico di Angela, poi, è un'altro tocco dark molto ben azzeccato e riuscito: il regista dimostra che avere fretta con questa tipologia di trama e di film non merita affatto.
Personalmente mi conquista molto anche la scena del ragazzo che si rintana dentro l'auto, pur di non tornare in casa; quel gesto, che anche a me verrebbe forse naturale in una simile situazione, ci fa sentire meglio nei panni del personaggio e ci trasporta più facilmente all'interno della storia.
Proseguendo il paragone con La casa devo dire, infatti, che di realismo, là, ce n'è ben poco, anzi, i protagonisti si comportano costantemente contro logica e l'unica che vorrebbe giustamente andarsene da quella orripilante catapecchia, viene presa per matta dal resto del gruppo;
qui abbiamo la scusa della festa di Halloween per ambientare una festa in un luogo diroccato dalla fama sinistra; nel film di Raimi non ci si riesce a spiegare mai come sia possibile che un gruppo di giovani trovi accattivante trascorrere un week-end in una spelonca sperduta in un bosco dimenticato da Dio, dove nessuna persona con un po' di cervello si fermerebbe mai nemmeno per fare pipì e ripartire;
qui abbiamo anche le tipiche ragazzate, come il continuo pensare al sesso, l'infrattarsi con la propria ragazza, un linguaggio osceno adolescenziale; come dire, i ragazzi sono veramente protagonisti e attori della loro storia; mentre nell'altro i cinque malcapitati sembrano solo marionette nelle mani del copione di Raimi, per cui ci deve essere quella che si avventura nel bosco da sola contro ogni buon senso, quella che va a letto nonostante ciò che sta accadendo, quello che prende la torcia e parte sperando di trovare un sentiero nascosto....
Purtroppo anche qui negli ultimi venti minuti la noia inizia a prendere il sopravvento e il film si rivela per quello che è: un horror di serie B senza tante pretese e senza tante risorse.
Il finale con il vecchietto si poteva evitare e credo che sia stato costruito solo per accerftarsi di dare un ultimo tocco di originalità alla pellicola, ma a mio avviso si dimostra soltanto inutilmente disgustoso e sciocco.
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