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Durham è una piccola cittadina americana che sta morendo a causa della crisi: non c'è lavoro, i giovani se ne vanno in cerca di opportunità, i vecchi restano e vivono di rimpianti. Arriva un misterioso straniero con una proposta allettante: la società per cui lavora è disposta a portare lavoro e sviluppo in cambio del permesso di utilizzare Durham come sito di trattamento e stoccaggio di rifiuti pericolosi.
Alla fine si rimane sorpresi: non perché ci sia chissà quale svolta, ma perché si ha l'impressione che la trama non vada da nessuna parte. Il personaggio di Carl Leroy ("l'uomo del futuro" del titolo italiano) viene introdotto in modo promettente e dovrebbe essere il motore della storia, ma le promesse vanno a farsi benedire e il motore sembra decisamente ingolfato. Anche gli altri temi narrativi (l'anziana che vende la casa in cui ha passato tutta la sua vita, il giovane poliziotto che cerca di riconquistare la ragazza che ama) si fermano a un livello terribilmente superficiale, così che alla fine non si trova una sola idea sviluppata decentemente e il film finisce prima di cominciare, con l'unico (discutibile) pregio di non durare molto.
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